In merito alla questione del taglio del reddito di cittadinanza, da parte del governo attuale, è intervenuto Giuseppe Conte. Il numero uno del Movimento 5 Stelle ne ha parlato al quotidiano “La Repubblica”
Un vero e proprio colpo al cuore per il Movimento 5 Stelle che, negli ultimi giorni, si è visto togliere il sussidio che anni fa hanno fortemente voluto. Vale a dire il ‘Reddito di cittadinanza‘. Una pessima notizia soprattutto per le 161mila famiglie che, fino a questo momento, ne usufruivano e nelle prossime ore non più. Avvisati con un sms da parte dell’Inps: nelle prossime ore sono previste delle manifestazioni (soprattutto a Napoli) dove la situazione potrebbe degenerare da un momento all’altro visto che gli animi non sono affatto dei più calmi. In merito a quanto sta succedendo anche Giuseppe Conte ha voluto esprimere il suo pensiero a riguardo.
Proprio l’attuale leader del partito pentastellato ne ha parlato in una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica“. Allo stesso tempo l’ex premier non può che non essere pessimista in merito a questa scelta presa in atto dal governo. Tanto da parlare addirittura di una “guerra ideologica” fortemente voluta dal governo targato Meloni. Quest’ultimo, secondo il nativo di Volturara, è pronto a provocare un vero e proprio disastro sociale. Queste sono alcune delle sue parole: “Una guerra ideologica fatta sulla pelle dei più deboli. Una vendetta contro il Movimento che però pagano gli italiani“.
Taglio reddito cittadinanza, Conte: “Bisogna convocare un Cdm quanto prima”
Lo stesso Conte ha invitato a convocare, quanto prima, un Consiglio dei ministri straordinario per cercare di “differire i termini e gestire quelle più sciagurate“. Con l’obiettivo principale di evitare che le famiglie disperate per questo taglio possano prendere il sopravvento. Su Giorgia Meloni invece fa sapere: “Si sta rivelando una fredda burocrate a Palazzo Chigi, indifferente al carovita che impoverisce il ceto medio e alla disperazione delle persone più fragili. Cancella con spregiudicatezza sensibilità che appartenevano un tempo anche alla destra sociale“.
Su una possibile commissione d’inchiesta aggiunge: “Siamo di fronte a episodi di puro bullismo politico, frutto della subcultura tossica espressa da questo governo. Si cerca il capro espiatorio per sviare le responsabilità e deviare le istituzioni per bieche strumentalizzazioni politiche“. Un esecutivo che, per ora, scontenta una parte dell’elettorato: “Si tratta di una vergognosa campagna mediatica. Convinti che il reddito fosse la fonte di tutti i mali. Con la nuova misura provano a fare cassa sulla pelle di tutte quelle famiglie. A gennaio si arriverà a 350mila persone“.