Il numero uno di ‘Filiera Italia’, Luigi Scordamaglia, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Corriere della Sera” dove si è soffermato a parlare della vicenda dell’aumento vertiginoso dei prezzi
L’obiettivo principale è quello di riuscire a contenere il vertiginoso aumento dei prezzi. Non è affatto un mistero che, proprio nell’ultimo periodo, il costo della vita è davvero aumentata. Un vero e proprio allarme non solamente per le aziende, ma soprattutto per i cittadini che davvero non ce la fanno più. Allo stesso tempo, però, il governo sta facendo di tutti per cercare di coinvolgere quanti più produttori agricoli, trasformatori e distribuzione per cercare di riportare il tutto alla calma. Una situazione non affatto semplice. Tutto questo, però, potrebbe anche non bastare.
La conferma in merito arriva direttamente dall’uomo inquadrato in foto. Si tratta di Luigi Scordamaglia. L’attuale amministratore delegato di ‘Filiera Italia’ (ovvero una delle organizzazioni più importanti e che coinvolge produttori ed industriali) ha rivelato il suo pensiero in una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘. Nel corso della chiacchierata ha precisato che in questa partita devono entrare anche i fornitori di energie ed anche quelli degli istituti di credito. Per fare in modo che la situazione possa andare a migliorare.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Bisogna effettuare una intesa solamente con la grande distribuzione. Tutto questo però, non servirebbe, ed allo stesso tempo non mi preoccuperebbe. Allo stesso tempo queste grandi catene hanno un potere contrattuale molto forte e maggiore. In questo caso sarebbero anche legittimate ad imporre dei listini considerati insostenibili. Soprattutto per chi è a monte della filiera“.
In conclusione, lo stesso Scordamaglia, ricorda che per cercare di risolvere questa situazione bisogna coinvolgere direttamente non solo le industrie. ma anche i fornitori di energie ed anche le banche, per via dei costi di interessi e mutui. Nel frattempo arrivano gli ultimi dati emanati dall’Istat in questo mese di luglio che è giunto al termine. Ovvero un nuovo aumento dei prezzi dei generi alimentati non lavorati: basti pensare che frutta e verdura sono in rialzo per via degli ultimi eventi climatici che hanno fatto crollare di molto la produzione. Basti pensare che i prezzi sono addirittura triplicati rispetto all’estate passata.