“Il ministro Fitto ha esposto una relazione corretta e sul piano tecnico e sul piano politico. E’ stato ineccepibile”. Lo ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com Paolo Barelli, capogruppo alla Camera per Forza Italia, dopo l’intervento in Aula questa mattina del ministro per gli Affari Europei sul dossier Pnrr
Quando chiamiamo al telefono l’onorevole Paolo Barelli, capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia, è alla buvette (ovvero il “ristorante” di Montecitorio). Le agenzie di stampa rilanciano in continuazione note, comunicati, dichiarazioni in reazione all’atteso intervento in Aula del ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto.
Il dossier Pnrr è stato al centro della sua relazione, che troverà replica nel pomeriggio anche in Senato. E come nel più consueto dei copioni, il fronte della maggioranza si contrappone a quello dei partiti che compongono le opposizioni. Insomma Fitto assolto e apprezzato dal centrodestra, criticato e attaccato da Pd e non solo. “La relazione di questa mattina tenuta dal ministro Fitto è stata corretta e sul piano tecnico e sul piano politico” – dice in esclusiva a Notizie.com il presidente dei deputati di Forza Italia.
Poi Barelli ci tiene a spiegare, “Il ministro Fitto ha smontato la narrazione che in questi mesi hanno portato avanti le opposizioni. Insomma a mio parere è stato ineccepibile. I fatti sono stati esposti in maniera chiara e trasparente, e d’altro canto chi critica mica ha sempre ragione, perchè è anche il ruolo delle opposizioni far apparire bianco ciò che è nero e viceversa…”. Prosegue sempre al telefono con noi Paolo Barelli. E le critiche allora che erano state feroci a proposito della terza rata? “Vorrei ricordare che le critiche arrivate sulla terza rata – risponde Barelli – erano relative a cose fatte al 31/12/2022. Quanto poteva entrarci dunque il governo Meloni? Quindi quelle critiche possono essere bollate come bugia stratosferica. Ripeto e con questo concludo, Fitto ha mostrato una correttezza tecnico-politica anche sulla quarta rata e sui quei programmi che non possono essere reputati fattibili entro la fine del 2026. Rinviando al Fondo di coesione quei progetti che non si fa in tempo a portare a compimento”.
E a proposito di critiche che arrivano dal fronte delle opposizioni, in attesa delle parole della segretaria Pd Elly Schlein, su Twitter Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale del Partito democratico, ecco cosa ha scritto: “Un’ora di intervento di Fitto che puo’ essere riassunto in ‘Tutto va bene Madama la Marchesa’. Intanto dal Pnrr spariscono miliardi per transizione ecologica, asili, alloggi universitari, medicina territoriale. Nel terrore crescente dei sindaci italiani, di centrodestra compresi”.
“Il ministro Fitto punta il dito contro le opposizioni, contro le critiche, contro ‘la narrativa’. Fitto fa domande e non dà risposte. Sembra arrivato ieri. Cosa ha fatto il governo fino a oggi? Perché non ha affiancato i comuni nell’attuazione dei progetti? La verità è che la volontà di stravolgere la governance del Pnrr ha paralizzato la realizzazione del Piano per almeno 6 mesi e Fitto oggi assume questo atteggiamento vittimistico per nascondere le evidenti difficoltà del governo sul Pnrr”. Queste invece le parole affidate ai social del segretario di Più Europa, Riccardo Magi.