Allo stesso tempo ci ha tenuto a ricordare che i concorsi sono aperti a tutti. Soprattutto a coloro che, fino a poco tempo fa, hanno usufruito del Reddito di Cittadinanza (ricordiamo che il sussidio è stato sospeso e poi tolto per determinate famiglie). Il suo obiettivo, fa sapere lo stesso Zangrillo, è quello di vedere in aumento questi numeri che coinvolgono i cittadini. In particolar modo i giovani: gli stessi che devono considerare la pubblica amministrazione solamente come una ottima opportunità di lavoro e non solo.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni rilasciate al noto quotidiano: “Vorrebbe dire che le tantissime iniziative realizzate in questi mesi per renderla più attrattiva, dai concorsi digitali alla rinnovata gestione dei processi di formazione, alle politiche di valorizzazione del merito, stanno funzionando”. Tornando nuovamente alla questione del reddito c’è anche chi ha deciso di puntare il dito contro il governo. Proprio quest’ultimo è stato definito, anche dall’opposizione e non solo, di volere fare cassa sulla pelle dei più poveri. Dichiarazioni che lo stesso ministro non ha alcuna intenzione di accettare e le rispedisce al mittente.
“Quando fu varata la misura del Reddito di Cittadinanza ero in Commissione Lavoro alla Camera e ricordo l’allora ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, celebrare la sconfitta della povertà“. Allo stesso tempo ha continuato dicendo: “Sappiamo tutti come sono andate realmente le cose. Oggi chi agita lo spettro della piazza punta soltanto al facile consenso, ispirato da logiche elettorali. E’ un comportamento irresponsabile perché pericoloso”. In conclusione: “Il sostegno alle fasce più deboli della popolazione è invece un problema serio, che non si risolve con gli slogan, ma cercando soluzioni reali“.