Anniversario della strage di Bologna, negli ultimi minuti è arrivato anche il commovente ricordo da parte della premier, Giorgia Meloni. Direttamente dal suo sito e social è arrivato un messaggio in merito a quanto successe 43 anni fa
Il 2 agosto del 1980 è una data che l’Italia intera non potrà mai dimenticare. In particolar modo la città di Bologna che, da quel terribile giorno, si è rialzata con fatica. Anche se il dolore di quell’attentato la porterà dentro per sempre. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Esattamente 43 anni fa quando un attentato terroristico provocò la morte di 85 persone. Uomini, donne e bambini: gli stessi che erano pronti (per la maggior parte) a partire per le vacanze. Mete estive che, purtroppo, non raggiungeranno mai. La piazza centrale della città felsinea macchiata completamente di sangue.
A distanza di tantissimi anni da quel tragico episodio il mondo della politica ricorda commosso quello che accadde. Immagini e filmati che non potranno mai essere cancellati dalla mente del popolo italiano. Negli ultimi minuti è arrivato anche il commovente ricordo da parte di Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha espresso un suo pensiero in merito a questo giorno di lutto per l’Italia. Un avvenimento che, come riportato in precedenza e ricordato in più occasioni, non deve essere messo assolutamente nel dimenticatoio.
Questo il comunicato emanato dalla stessa premier: “Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all’Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più feroci. Sono trascorsi 43 anni ma, nel cuore e nella coscienza della Nazione, risuona ancora con tutta la sua forza la violenza di quella terribile esplosione, che disintegrò la stazione di Bologna e uccise 85 persone e ne ferì oltre duecento. Nel giorno dell’anniversario rivolgo ai famigliari il mio primo pensiero. A loro va vicinanza, affetto, ma anche il più sentito ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità, anche attraverso le associazioni che li rappresentano, in costante contatto con la Presidenza del Consiglio.
Giungere alla verità sulle stragi che hanno segnato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal mettere a disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio documentale e informativo. Questo Governo, fin dal suo insediamento, ha accelerato e velocizzato il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato e li ha resi più facilmente consultabili, completando quella desecretazione che era stata avviata dai Governi precedenti”.