Strage di Bologna, mozione del centrodestra, Mollicone (FdI): “Non vogliamo riscrivere la storia, ma solo avvicinarci alla verità”

Nel giorno dell’anniversario della Strage di Bologna, la Camera ha approvato la mozione del deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. 

Il presidente della Commissione Cultura alla Camera scrive che anche se si è arrivati a condanne definitive, l’iter processuale per arrivare alla verità non è ancora terminato. E fa riferimento alla tesi palestinese e al lodo Moro, cioè l’accordo extra legem tra la “cosiddetta diplomazia parallela italiana (affidata a settori dei servizi di informazione e sicurezza) e la dirigenza palestinese, maturato in ambito politico-istituzionale agli inizi degli anni Settanta (in seguito alla strage palestinese alle Olimpiadi di Monaco del 1972) per tutelare gli interessi italiani dalla minaccia di attentati”, come si legge nella mozione.

Strage di Bologna, mozione del centrodestra, Mollicone (FdI): "Non vogliamo riscrivere la storia, ma solo avvicinarci alla verità"
Strage di Bologna, mozione del centrodestra, Mollicone (FdI): “Non vogliamo riscrivere la storia, ma solo avvicinarci alla verità” (Ansa Foto) – notizie.com

Secondo i firmatari del testo, è necessario “che ne siano finalmente chiariti sia le esatte finalità sia i modi di applicazione e le conseguenze che questo patto extra legem determinò sul piano nazionale e nei rapporti internazionali con l’Alleanza Atlantica”. 

Maggioranza e opposizione sono d’accordo sulla ricerca della verità, ma non sulla matrice della strage di Bologna. La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi hanno fanno riferimento a un “atto terroristico”, mentre la tesi della magistratura è che dietro all’attentato ci sia stato il neofascismo. 

“Grazie ai numerosi elementi emersi negli anni in ambito giudiziario e parlamentare grazie al lavoro delle diverse Commissioni d’inchiesta, alle testimonianze, alle ricerche e ai saggi pubblicati in materia di politica internazionale, risulta ormai evidente l’esistenza di collegamenti internazionali del terrorismo italiano”, si legge ancora nella mozione. Per il centrodestra quindi, è necessario desecretare gli atti.

In esclusiva ai microfoni di Notizie.com, Federico Mollicone. 

Federico Mollicone (FdI)
Federico Mollicone (FdI) (Ansa Foto) – notizie.com

Onorevole, l’opposizione ha accusato i firmatari della mozione di voler riscrivere la storia…
Non vogliamo riscrivere la storia ma solo avvicinarci il più possibile alla verità, per il rispetto delle vittime, dei loro familiari e di tutta la comunità nazionale che ogni anno commemora questo giorno. Rispettiamo le sentenze della magistratura ma allo stesso tempo riteniamo fondamentale che venga salvaguardato il giusto processo. Ciò non vuol dire però che dobbiamo accontentarci. Vogliamo una verità storica, oggettiva e definitiva. Tra i poteri dati dalla Costituzione al Parlamento c’è quello delle commissioni d’inchiesta, che procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. Pur non interferendo con i processi, come ha notato anche Violante nella sua veste di costituzionalista, le commissioni d’inchiesta possono portare a nuovi sviluppi. Lo sforzo per la ricerca della verità, che come diceva Aldo Moro è illuminante, non è mai abbastanza“;

Anniversario della strage di Bologna
Anniversario della strage di Bologna (Ansa Foto) – notizie.com

Cosa fare per arrivare alla verità?
Oltre all’istituzione come detto di una commissione d’inchiesta sulla Guerra Fredda e sulle stragi in Italia, bisogna lavorare alla riforma del Segreto di Stato e alla declassifica. Le mozioni della maggioranza e dell’opposizione sono concorde. Gli impegni sono volti a garantire il processo di accelerazione di declassifica, a riformare l’istituto del segreto di Stato e a rafforzare l’infrastruttura degli Archivi, arrivando fino a un unico archivio digitale dei documenti. Sarà fondamentale proseguire in questa importante operazione di verità e trasparenza facilitando e accelerando il versamento della documentazione all’Archivio centrale di Stato, per mettere il più ampio patrimonio informativo a disposizione della collettività e della ricerca storica e a favorire l’attività del Comitato consultivo sulle attività di versamento dell’Archivio di Stato e agli archivi di Stato sul territorio, valorizzando l’impostazione pluralista nel perseguimento dei suoi fini istituzionali”.

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