L’esponente di Forza Italia e ministra dell’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Giornale”
Sono passati quasi due mesi da quando il mondo della politica e, soprattutto, Forza Italia ha perso il suo padre fondatore. Silvio Berlusconi continuerà a vivere all’interno del partito. Proprio come hanno confermato, in più di una occasione, coloro che sono stati scelti da lui per rappresentare il partito. Con la scomparsa del ‘Cavaliere‘, fino a questo momento, il ruolo di segretario è stato assegnato ad Antonio Tajani (che già ricopre quello di vicepremier e ministro degli Esteri). Allo stesso tempo è arrivato anche il pensiero da parte della politica inquadrata in foto: si tratta di Anna Maria Bernini che ha rilasciato un suo pensiero al quotidiano “Il Giornale“.
Nel corso dell’intervista ha precisato quali saranno i piani per ripartire più forti di prima dopo il grande e grave lutto che li ha colpiti. Basi che, però, la stessa ministra dell’Università e la ricerca ha voluto smentire visto che non ce ne sono. Allo stesso tempo, però, ha precisato: “Le nostre fondamenta sono molto solide. Abbiamo avuto un grande ed insostituibile leader che ha fatto la storia del partito e dell’Italia. È stato lui a insegnarci a trasformare i momenti di crisi in nuove opportunità. Il dolore per la sua scomparsa si è trasfuso in energia di comunità. Con Tajani ora abbiamo una guida solida ed esperta“.
Concludendo la questione che riguarda il suo partito ha rivelato quali sono i temi identitari che riguardano, appunto, Forza Italia. Queste sono alcune delle sue parole: “I temi identitari sono la nostra dote e il nostro futuro. Continueremo a batterci per affermare un principio costituzionale. Sul fisco andremo avanti per tagliare ancora le tasse sul lavoro e sostenere le partite Iva. Per i giovani, stiamo lavorando per garantire che lo studio sia un diritto veramente di tutti“.
Sul Pnrr (in merito alle parole rilasciate da parte del ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto) ha annunciato: “Il Pnrr è un grande acceleratore di particelle di crescita, ma in alcuni obiettivi è in conflitto con il principio di realtà. La riorganizzazione e la rimodulazione del Piano è indispensabile. Vogliamo spendere tutto il possibile, ma anche farlo bene“. Senza dimenticare inoltre: “Abbiamo dato a università ed enti di ricerca risorse straordinarie per oltre 11 miliardi di euro. I ricercatori vanno dove ci sono i fondi”.