Uccise la madre a coltellate, chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del killer: gli ultimi aggiornamenti in merito a questa vicenda
La Procura di Chieti non ha avuto alcun dubbio in merito. Almeno fino a questo momento. Si tratta di omicidio volontario aggravato. Questo è quello che i giudici contestano nei confronti di Cristiano De Vincentiis. L’uomo, 51 anni, nell’ottobre dello scorso anno uccise la madre con una serie di coltellate (addirittura 34) a Bucchianico. Per lui si sono aperte inevitabilmente le porte del carcere nella città di Teramo. Proprio in quest’ultima città dovrà affrontare il processo. Nel frattempo arrivano novità importanti per quanto riguarda l’udienza preliminare davanti al gup: la stessa che è stata fissata per il 6 settembre prossimo.
De Vincentiis rischia l’ergastolo. Anche se, secondo quanto riportato dalla difesa, il loro assistito non era in grado di intendere e di volera. Questa è la tesi che continuano e continueranno a portare avanti. Come riportato in precedenza il gravissimo episodio si verificò ad ottobre, precisamente il giorno 19. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dal pm Giancarlo Ciani, l’omo avrebbe ucciso la madre con un coltello da cucina. Pochi attimi prima c’era stata un’altra lite per via dei suoi continui problemi con la droga. Chi li conosceva ha sempre ammesso che tra di loro, i rapporti, non sono mai stati dei migliori da un bel po’ di tempo.
Come riportato in precedenza, però, l’avvocato dell’uomo ha dichiarato che il suo assistito (al momento dei fatti) non sarebbe stato in grado di valutare la proporzionalità della risposta difensiva. Pare che, proprio in quel momento, il killer fosse sotto l’effetto di sonniferi.
Per questo è probabile che, nel corso del processo, sarà sottoposto a una perizia psichiatrica. .Poco prima dell’omicidio l’uomo stava facendo di tutto per ricostruirsi una vita. Poi la droga ha fatto la sua strada. Pare che l’uomo fosse sposato con una donna, ma il loro legame sentimentale finì dopo qualche anno.