Nelle ultime ore Papa Francesco ha rilasciato delle importanti dichiarazioni prima di prendere l’aereo che lo porterà in Portogallo, precisamente a Lisbona
Papa Francesco è in partenza per Lisbona. Direttamente dal Vaticano, però, ha voluto rilasciare una intervista al quotidiano ‘Vida Nueva‘. Molti gli argomenti che sono stati affrontati dal Santo Padre che ha toccato vari temi. Proprio come quello riguardante i transgender. Anche in questa occasione non si è fatto attendere il suo pensiero. Ovvero che, comunque, le ha definite persone “figlie di Dio”. Tanto da raccontare un aneddoto: “Ricordo la prima volta che un gruppo di transessuali è venuto in Vaticano. Se ne sono andate piangendo, dicendo che avevo dato loro la mano, un bacio. Come se avessi fatto qualcosa di eccezionale per loro, ma sono figlie di Dio“.
Poi ha voluto fare chiarezza a riguardo: “Una pastorale ideologica di sinistra o di destra o di centro è inutile, è già malata dall’inizio e fa male ai giovani. Ho paura dei gruppi giovanili intellettuali, di chi chiama i giovani a riflettere e poi li riempie di idee strane. Con i giovani dobbiamo usare il linguaggio delle mani, perché i giovani hanno bisogno di fare le cose, e il linguaggio delle gambe, che è camminare, non un laboratorio asettico. Abbiamo bisogno di seminaristi normali, con i loro problemi, che giocano a calcio, che non vadano nei quartieri a dogmatizzare“.
Allo stesso tempo il Pontefice ha fatto sapere che questi non sono tempi maturi per un Concilio Vaticano III. Per il semplice motivo che non è stato avviato neanche il Vaticano II. In merito alla sua elezione ha voluto fare una battuta: “Sono una vittima dello Spirito Santo“. Sulla questione delle riforme ha dichiarato: “Non ho ancora osato porre fine alla cultura di corte in Curia“. Una rivoluzione in Chiesa? “Non possiamo riformarla senza l’aiuto del Vangelo“. Poi si è voluto soffermare sul conflitto in Ucraina, arrivato al giorno numero 526.
Ha annunciato che l‘offensiva di pace per Kiev sta andando avanti. Non solo: ha dichiarato che il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna è pronto a partire per Pechino. Con l’obiettivo di fare abbassare la tensione sia in Ucraina che in Russia. Posti in cui lo stesso cardinale è stato ed è stato trattato in maniera “diplomatica“. In conclusione si è soffermato sui suoi prossimi viaggi: il Papa si recherà (dopo il Portogallo) prima in Kosovo e poi in Argentina. Anche se non è da escludere una visita in Spagna. Mentre in Francia si recherà a Marsiglia, ma il giorno non è stato stabilito.