Un pericoloso latitante è stato arrestato dopo anni: a “tradirlo” uno scatto durante i festeggiamenti dello scudetto del Napoli
Tutta colpa del Napoli. Tutta colpa di una foto. Tutta colpa per i festeggiamenti dello scudetto. A quanto pare, però, il personaggio in questione non ha minimamente pensato ai rischi che potesse correre. A quanto pare la voglia di festeggiare, e di esternare la propria emozione, lo scudetto azzurro che mancava da ben 33 anni era decisamente troppo forte. Involontariamente, però, ha fornito un “assist” al bacio ai carabinieri che gli stavano dando la caccia. Si tratta di Vincenzo La Porta, 60enne di Napoli e ritenuto vicino al clan Contini. Per 11 anni nessuno aveva più ricevuto alcuna notizia di lui.
Fino a quando non è stato depennato nella lista dei pericolosi latitanti emanati dal ministero dell’Interno. A quanto pare l’uomo apparterrebbe alla banda criminale “Alleanza di Secondigliano“. I militati dell’arma, appartenenti al nucleo investigativo del capoluogo campano, con la collaborazione del web patrolling sono riusciti a rintracciarlo all’estero. Precisamente a Corfù. Ed il tutto grazie ad uno scatto di lui mentre festeggia, dal terrazzo di un ristorante, la vittoria dello scudetto della squadra allenata dall’ex tecnico, Luciano Spalletti. Non è finita qui visto che i carabinieri hanno scandagliato nei social ed i suoi movimenti finanziari fino a quando non lo hanno trovato nell’isola greca.
Proprio il Napoli, una delle sue grandi passioni, lo ha tradito. Come riportato in precedenza è stato troppo forte il non festeggiare questo importante traguardo del team partenopeo. I carabinieri, però, lo hanno riconosciuto: con tanto di cappello da baseball ed una sciarpa azzurra tra le mani. Dopo averlo rintracciato in foto sono stati avviati i primi accertamenti e pedinamenti. In collaborazione con la polizia greca, i carabinieri lo hanno bloccato in strada mentre si trovava sul suo scooter. Indagini che sono state condotte dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli.
La Porta è ritenuto il promotore di un’associazione a delinquere dedita da anni all’evasione fiscale, alla frode fiscale e a truffe in danno di fornitori esteri. Tanto da assicurarsi fette di mercato molto importanti. Solamente grazie a forniture imponenti ottenute a fronte di garanzie sostanzialmente inesistenti. Prestate da soggetti nullatenenti o da società fittizie. Adesso dovrà scontare un periodo di carcere dalla durata di 14 anni e 4 mesi. Il tutto emanato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli. In questo momento è in attesa dell’estradizione, ma si trova dietro le sbarre di un carcere greco.