Giorgia Meloni: “Il Governo può fare errori ma ce la mette tutta…”

Il Presidente del Consiglio racconta in un libro scritto dal giornalista Sallusti i primi dieci mesi di governo

Una chiacchierata informale ma seria sulle tante cose che si sono fatte e quelle che si devono ancora fare. E’  “La versione di Giorgia“, un libro che uscirà a settembre, il 12 per l’esattezza, più precisamente è una conversazione con Alessandro Sallusti, dove la Premier racconta tutte le sfide che ha dovuto incontrare da quando si è insediata fino ai nostri giorni.

Il Premier
L’intervista di Giorgia Meloni a Fox news (Ansa Notizie.com)

E si passa dalle sfide del presente, fino alla guerra in Ucraina alla crisi energetica, per non dimenticare le polemiche e le possibili soluzioni sulla transizione ecologica, per andare all‘inflazione e tutte queste cose, sentimenti e racconti sono finiti per la prima volta in un libro, con la possibilità di andare a scovare e scoprire qualche nuovo progetto di cui ancora non si è a conoscenza.

Un governo che non ha amici da piazzare, lobby da compiacere, potenti da ripagare

L'incontro
Giorgia Meloni durante la sua visita in Usa (Ansa Notizie.com)

Tutto è nato quasi per caso. Poche settimane dopo l’incarico alla guida del Governo, Giorgia Meloni incontra il giornalista Sallusti e durante uno scambio di auguri si lascia scappare una battuta: “Peccato che un presidente del Consiglio in carica non possa pensare di scrivere un libro per raccontare i suoi progetti“. E lei, la Premier subito ribatte quasi stupita: “E perché non può farlo?”. Allora il giornalista, che a settembre tornerà a dirigere Il Giornale, prende e la butta lì: “Non lo so esattamente, ma ci sarà un motivo se nessuno l’ha mai fatto“. La Meloni replica di nuovo stimolando e incoraggiando il giornalista: “Dovresti sapere che fare quello che hanno fatto tutti gli altri non è esattamente la mia specialità“.

E così è nata questa idea di creare una conversazione, colloquio tra Meloni e Sallusti che è diventato un libro a tutti gli effetti. “Un governo che non ha amici da piazzare, lobby da compiacere, potenti da ripagare. Che non guarda in faccia a nessuno, che non intende fregarti, che ha il coraggio di dirti anche quello che non si può fare in un dato momento o contesto“.

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