In merito alla questione del ‘Dossieraggio su vip e politici’, ha voluto esprimere il suo pensiero anche Matteo Renzi. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica”
Dossieraggio=Killeraggio. Almeno per Matteo Renzi. Una parola che ha utilizzato lo stesso segretario di ‘Italia Viva‘. Un pensiero che non cambia affatto, anzi. Nel corso di una intervista a ‘Repubblica‘ ha anche precisato il perché. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Chi indaga e segue le regole allora va tutto bene. Se poi qualcuno effettua ricerche per colpire gli avversari allora parliamo di killeraggio politico. Il nome del ministro Crosetto è stato tirato in ballo. Volevano interferire solo sulla scelta?“. Nel corso della sua carriera politica l’ex premier è stato sotto indagine mediatica e giudiziaria, tanto è vero che la Cassazione per cinque volte ha dato torto ai pm.
Quando gli viene chiesto quali siano i casi in cui si possono definire di dossieraggio ha precisato che non spetta a lui il compito di stabilire la verità su quello che è accaduto ad altri. Il ministro Crosetto ha parlato di un pesante attacco alla democrazia. Tutto per via di un finanziere che ha diffuso le informazioni privati di molti personaggi famosi: “La questione è se qualche ufficiale di polizia giudiziaria ha violato le regole di accesso agli atti e di segreto istruttorio. Punto. Il reato non lo ha commesso Crosetto ma chi lo ha illegittimamente attaccato“. Il politico toscano fa chiaramente capire che nessuno deve violare le leggi.
Quando gli viene chiesto se fosse il caso, o meno, di cambiare le norme Renzi spiazza con una risposta: “La stupirò, ma non credo che cambiare le regole sia meglio. Per evitare il dossieraggio basta rispettare le leggi che già ci sono. E la Costituzione. Nel mio caso ho avuto a che fare non solo con indagini che sono andate contro la legge, come ha dimostrato la Cassazione“.
In conclusione non ha potuto non parlare sugli ultimi rapporti che vedono come protagonista Carlo Calenda ed il suo partito ‘Azione’. Anche in questo caso la risposta sull’ex candidato sindaco della Capitale è stata chiara: “Sta facendo tutto da solo. Ad agosto dello scorso anno ruppe con Letta e Bonino, quest’anno ha rotto con noi, chissà con chi litigherà nell’agosto 2024. Vedo uno spazio per un’area di centro distante da Meloni e Salvini ma non alleato con Conte e Schlein. Il centro siamo solo noi”.