In esclusiva ai microfoni di ‘Notizie.com’ è intervenuto il radiocronista e tifosissimo della Roma, Augusto Ciardi. Quest’ultimo si è soffermato sulla imminente partenza da parte di Roger Ibanez
Roger Ibanez è ad un passo dalla cessione. La Roma, infatti, è pronto a venderlo per una cifra importante. Adesso c’è solamente l’imbarazzo della scelta visto che sulle sue tracce c’è la Premier League ed il campionato arabo. In Inghilterra lo vuole fortemente il Nottingham Forrest, mentre l’Al-Hilal è pronto a ricoprire d’oro sia lui che la società. In merito a questa imminente cessione è intervenuto ai nostri microfoni il collega, Augusto Ciardi. Quest’ultimo, punto di riferimento di ‘Tele Radio Stereo’, ha detto la sua sulla partenza del calciatore.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “La cessione di Ibanez era programmata. La Roma e la Uefa avevano raggiunto un accordo. Un patteggiamento che prevede dei vincoli ferrei. La Roma non può andare oltre i paletti che ha messo la stessa Uefa. La novità di quest’anno è che i calciatori sono di nuovo in vendita. Cosa che faceva spesso cinque anni fa. Con la nuova proprietà non aveva mai fatto. Ricordiamo che un anno e mezzo fa andò via Veretout per questioni tecniche. La società non gli rinnovava il contratto a certe condizioni. Non era scoppiato il feeling tra lui e Mourinho. Da anni non metteva atleti sul mercato“.
Poi l’aneddoto curioso che riguarda Nicolò Zaniolo: “Zaniolo? Non era previsto che andasse via. Tanto è vero che lo scorso anno il club aveva fissato la sua vendita a cifre inarrivabili. Addirittura 60 milioni di euro. Poi è successo quello che è successo ed a gennaio hanno provato a mettere la “pezza”. Praticamente svendendolo, ma era impossibile fare altrimenti“.
Ciardi ha continuato affermando: “I due calciatori che hanno mercato sono Ibanez ed Abraham. Solo che quest’ultimo subisce un infortunio importante a fine campionato. Resta il difensore che, però, viene sostituito. Riprende Llorente dal Leeds ed acquista, a parametro zero, N’Dicka che per me è un ottimo colpo. Sei completo in quel ruolo“.
Ritornando su Ibanez ammette: “Nonostante gli errori contro la Lazio nel derby a Roma ha fatto bene. Poi sappiamo bene che i derby hanno la loro importanza. Se ne sbagli uno, due, tre è chiaro che ti rimane addosso l’etichetta. Questo rende poco doloroso il suo addio. Tante cose buone che ha fatto, negli occhi dei tifosi rimarranno gli errori contro i biancocelesti. Non è dolorosissima come cessione visto che è programmata e la Roma lo ha già sostituto. Ci sta nell’ottica di un calciomercato che ha visto partenze illustri anche nelle altre squadre“.
In conclusione si sofferma un po’ su come è diventato il nostro campionato: “L’Italia è diventata quasi un supermercato. I tempi sono cambiati: i più forti venivano a giocare in Italia, ora vanno via dal nostro Paese. Questo, però, è l’unico modo che ti consente di fare mercato e di rispettare i paletti degli accordi con Nyon per evitare ulteriori sanzioni. E’ il male minore la partenza di Ibanez. Rimane un buon giocatore, ma con delle amnesie. Quando è concentrato può giocare in squadre molto più forti della Roma. Quando arrivi a 24-25 anni e fai certi errori non li notano solamente i tifosi della Roma e della Lazio. Adesso è conteso tra Nottingham Forrest ed Arabia Saudita. La Serie A non è più il campionato di una volta“.