Crisi Niger, Tajani preoccupato: svelato il suo piano

In merito alla situazione ed alla crisi che ha colpito il Niger il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha svelato il proprio piano. Lo ha ribadito in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” 

Per Antonio Tajani non ci sono assolutamente dubbi: per poter risolvere la situazione che si è creata in Niger (ricordiamo che qualche settimana fa c’è stato il golpe di Stato contro il presidente) l’unica strada per riuscire a trovare un accordo è quella della diplomazia. Allo stesso tempo spera che venga prolungato, nella giornata di oggi, l’ultimatum da parte della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (vale a dire il Cedeao, ndr). Lo stesso che è scaduto alla mezzanotte di ieri. Il ministro degli Esteri, quindi, ha svelato il suo piano nel corso dell’intervista a “La Stampa“.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle sue dichiarazioni in merito a quanto sta accadendo nel Paese: “Credo che bisogna trovare una soluzione. Anche se, allo stesso tempo, non è affatto detto che non si trovi una strada. Che non sia, però, la guerra. Anche perché, in questo momento, l’Europa non può assolutamente permettersi uno scontro armato“. Soprattutto per quello che sta ancora accadendo in Ucraina, oramai arrivato al giorno numero 530 di conflitto. Sempre nel corso dell’intervista il vicepremier ha affermato che l’Europa deve essere vista coma una nuova “colonizzazione dell’Africa“.

Crisi Niger, Tajani ha la soluzione: “Bisogna creare nuova alleanza con Paesi africani”

Anzi, il neosegretario di ‘Forza Italia’ spinge, addirittura, per una nuova soluzione: ovvero quella di creare una nuova ed importante alleanza con i Paesi africani. Specificando, però, che non si tratti affatto di sfruttamento. In merito alla domanda sulla presenza da parte del gruppo paramilitare della Wagner in Africa subsahariana, il ministro ha specificato il ruolo che hanno i mercenari russi. Questi ultimi, a detta sua, avrebbero sfruttato la “situazione di instabilità per rafforzare la presenza nel Sahel”.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Allo stesso tempo Tajani spera che il presidente del Niger, Mohamed Bazoum, venga quanto prima liberato. Ammettendo che, però, l’Occidente non può farlo e, di conseguenza, evitare di intervenire in questa situazione. In conclusione ha affermato: “La liberazione sarà il frutto di un lavoro faticoso e lungo. Ora, l’unica via è prolungare l’ultimatum”.

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