Via Poma, omicidio Simonetta Cesaroni: spunta la clamorosa indiscrezione da parte del criminologo Franco Posa che ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘TgCom24’
Sono tante le domande che si pongono i familiari, amici e parenti di Simonetta Cesaroni, ovvero la ragazza uccisa esattamente 33 anni fa a Roma. A cercare di fare un po’ di chiarezza in merito ad uno dei femminicidi che ha sconvolto il Paese ci ha pensato direttamente Franco Posa, uno dei criminologi di fama internazionale. In una intervista rilasciata a ‘TgCom24‘ ha provato a fare una ricostruzione della vicenda. In collaborazione con la sua collega, Jessica Leone, stanno conducendo una attività “tecnico-scientifica” per cercare di fornire dei nuovi elementi agli inquirenti.
Uno studio che è ancora in corso. Solamente poche informazioni possono essere rivelate. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Abbiamo iniziato con una ricostruzione 3D di quelle sul corpo di Simonetta Cesaroni. Partendo dalle immagini dei tagli di arma bianca scattate sul tavolo autoptico, le abbiamo elaborate e trasformate appunto in quel modo. Sulla riproduzione abbiamo riprodotto alcuni ipotetici contundenti che possono averle causate”. Sull’arma del delitto, però, non c’è ancora una risposta: ”
Alla domanda se fosse stata uccisa o meno con un tagliacarte Posa ribadisce che non può dirlo, ma che stanno continuando a lavorare. Ribadendo, però, che fino ad oggi non c’erano strumenti per fare questo tipo di lavoro ed oggi sì. Sulle ferite: “C’è stata una quantità di coltellate che va oltre a quelle necessarie per uccidere“. Sul cadavere della vittima sono state trovate dei segni: “Ci sono segni dei quali non si trova traccia nelle perizie fatte nel corso degli anni. Parliamo, per esempio, della regione del collo e di una mano, dove vi era peluria che non è stata studiata e valutata”.
La possibilità che Simonetta possa aver strappato dei capelli o peli del suo assassino potrebbe essere vera: “C’era questa peluria, che non è stata repertata. Lesioni mai descritte con precisione, materiale biologico come questa peluria depositata su una mano e un’impronta sul collo che stiamo studiando. La sua collanina come causa della lesione? Stiamo valutando anche questo“. In conclusione gli è stato chiesto se la vittima fosse stata colpita o meno alle spalle: “Si può dare una risposta. Così come al corpetto della ragazza che viene adagiato sul cadavere dopo la morte”.