Sulla vicenda degli extraprofitti alle banche, il leader dei 5 Stelle non ci sta a lasciare tutto il merito al governo di Giorgia Meloni e cerca così di intestarsi la “paternità” della battaglia contro i banchieri “furbetti”, come definiti dall’entourage della presidente del Consiglio. “Ci vengono dietro, ora tassino gli extra-utili pure su armi e farmaci”, ha detto il politico pentastellato.
Sul giornale diretto da Marco Travaglio, Giuseppe Conte ha affermato che la stessa proposta avanzata il passato dal Movimento da lui guidato era stata bocciata, e ora che la norma è passata in Consiglio dei ministri a suo dire sarebbe stata riproposta alla medesima maniera.
Il presidente del M5S Conte ha così rivendicato sul Fatto quotidiano l’idea della tassazione degli extra-profitti delle banche, a suo dire già sperimentata con il governo Draghi ma poi ritornata (e sepolta) in cantiere a causa di una cattiva scrittura della stessa. “A marzo con il capogruppo Francesco Silvestri abbiamo sottoposto direttamente a Giorgia Meloni, nel question time alla Camera, la nostra proposta di tassare gli extra-profitti bancari per aiutare le famiglie in difficoltà“.
Nel suo racconto sul quotidiano diretto da Travaglio, Conte ha così affermato che all’epoca la Meloni lo ignorò in un primo momento, per poi cambiare discorso subito dopo. E infine per dire no alla proposta grillina in altre occasioni, come ad esempio lo scorso giugno, quando Giorgetti spiegò che il provvedimento non era all’ordine del giorno.
Ora però la proposta è passata in Consiglio dei Ministri, di conseguenza a Conte non resta altro che rivendicarne la paternità, finendo però involontariamente per affermare implicitamente la bontà del provvedimento deciso dal governo, in quello che sembra più che altro un cortocircuito per l’opposizione dura e pura. “Annunciano questa misura in maniera scomposta, cercando di giocare sull’effetto sorpresa“, ha detto Conte, che ora si riserva di leggere il testo della stessa per una valutazione complessiva.
Per poi rilanciare. Il governo, ha concluso Conte, “faccia un copia-incolla anche delle nostre proposte di introdurre un contributo sugli extra-profitti dei settori economici che hanno conseguito utili record grazie a circostanze eccezionali come pandemia, crisi energetica e guerra: dal settore farmaceutico a quello assicurativo passando per l’industria bellica“. Chissà cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane e mesi.