Una decisione clamorosa ed è stato presa durante il vertice dell’Ecowas in corso ad Abuja. La priorità è ripristinare l’ordine con la pace
Ora o mai più. In Niger la situazione sta diventando sempre più meno gestibile, soprattutto da parte degli altri paesi africani che non vedono di buon occhio tutto quello che sta accadendo da una decina di giorni a questa parte. Il Golpe dei militari ha preoccupato anche le altre nazioni europee. Per questo l’Ecowas (Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale) si è riunita e alla fine ha deciso all’unanimità di dare disposizioni ai propri responsabili militari affinché mettano insieme “immediatamente” una forza di intervento per un possibile dispiegamento in Niger.
E’ stata una decisione che non poteva essere non presa visto quanto sta accadendo in Niger, tanto che al termine del vertice nella capitale nigeriana, il presidente dell’Ecowas Omar Touray, ha detto che “in gioco dopo il golpe militare è il ripristino dell’ordine costituzionale”. Una vicenda che sta seguendo con trepidazione l’intera comunità internazionale che ha fatto trapelare che “lascia aperta ogni opzione“. L’intento prioritario dell’Ecowas e della decisione che è stata presa è di “ripristinare l’ordine usando mezzi pacifici”.
Una mobilitazione immediata non coincide con intervento immediato, sottolinea ‘Jeune Afrique’. Già perché, nonostante la decisione che è stata presa con tanto di provvedimento ufficiale, ci sono ancora dei passi ufficiali e molto importanti da fare. L’Ecowas, al di là delle forme legali per ottenere il via libera per l’intervento militare, deve prima avere l’approvazione dell‘Unione Africama. E ci dovrà per forza di cose essere, il lasciapassare del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Il golpe in Niger “rappresenta una minaccia per l’intera regione dell’Africa occidentale” ha detto il presidente nigeriano Bola Tinubu ed è nostro dovere, spiega che sarà necessario “percorrere tutte le possibili vie per garantire un rapido ritorno all’ordine costituzionale” .