Il sottosegretario alla Cultura in esclusiva ai nostri microfoni: “I principi elencati da Alfonsina Russo non possono essere oggetto di discussione”
Spray urticante e polemiche al peperoncino. Il concerto di Travis Scott dello scorso lunedì a Roma, rischia di diventare, e forse è già diventato, tema di divisioni e dibattito politico: fare o non fare eventi “rock” al Circo Massimo? Secondo la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, durante il concerto di Travis Scott non si sarebbero rispettate le prescrizioni in materia di decibel e comportamento del pubblico, e per questo ha chiesto lo stop dei concerti al Circo Massimo. Meglio che gli eventi nella regale e storica location, vengano limitati all’opera e al balletto.
Non si è fatta attendere la replica di Alessandro Onorato, assessore Sport e Grandi Eventi di Roma Capitale. Onorato ha un posizione diametralmente opposta a quella espressa da Alfonsina Russo e sugli “incidenti” di spray al peperoncino durante al concerto tende a minimizzare. Ecco cosa ha detto Onorato: “la Sovrintendenza archeologica del Colosseo aveva dato parere favorevole a questo concerto con la prescrizione che il pubblico non avrebbe dovuto saltare. Vorrei segnalare che ieri c’è stato un concerto con quasi 60mila ragazzi di 20 anni nel quale non ci sono stati incidenti se non quello capitato a un ragazzo di 14 anni che, purtroppo, si è fatto male non nell’area del Circo Massimo, ma nell’area della Sovrintendenza del Colosseo”.
Il giovane, racconta ancora Onorato, “dopo aver scavalcato per arrivare nell’area del Palatino è caduto in un fosso. Quindi l’unico incidente si è generato nell’area in cui la Russo sovrintende la struttura. Ci sono state delle persone che hanno spruzzato dello spray al peperoncino. Se non c’è stato alcun problema, nessun ferito, nessuna situazione drammatica, è proprio per il lavoro straordinario fatto sia dagli organizzatori, che ieri erano mille, sia dalla polizia e dai carabinieri. “Il Circo Massimo”, ha continuato , “è una location che viene preservata per ogni iniziativa: gli organizzatori quando arrivano lasciano la struttura in condizioni migliori di come l’hanno trovata, pagano 360mila euro alla Sovrintendenza comunale per un giorno, 60mila euro per i vigili, 50mila euro per l’Ama. È il luogo più costoso in Europa che genera indotto economico”.
Sgarbi a Notizie.com: “il Comune di Roma conosce i principi di tutela
Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, ribadisce in esclusiva a Notizie.com: ” Le prescrizioni di Alfonsina Russo sono corrette e non escludono l’opportunità di concerti al Circo Massimo, ma indicano i comportamenti da tenere che valgono per chi appartiene alla società civile”, ha dichiarato ai nostri microfoni. “Esaltazioni indemoniate, spray al peperoncino e decibel così esagerati da far pensare a un terremoto sono aberrazioni che vanno oltre ogni norma e richiedono sanzioni individuali. La sovrintendenza comunale e quella nazionale conoscono e sono tenute ad applicare, senza mediazioni, i principi della tutela”.
Sgarbi è molto duro nei confronti di chi ha permesso a Travis Scott di alzare così i decibel, portando numerose persone a lanciare l’allarme terremoto. “Fra i principi da applicare c’è anche il contenimento dei decibel che, come registrato, possono essere pericolosi per le strutture archeologiche del Palatino. Durante il concerto sono mancati la buona educazione e il rispetto delle norme da parte del pubblico, ma anche la consapevolezza del luogo da parte di Travis Scott e della sua organizzazione; il Circo Massimo richiede rispetto e compatibilità anche per la più pregevole interpretazione musicale . Alfonsina Russo ha indicato e ribadito questi principi elementari che non possono essere materia di discussione. Il concerto avrebbe avuto successo anche senza superare i limiti”.
Travis Scott al Circo Massimo, Sangiuliano: “sarebbe stato meglio individuare una sede più adatta ai suoi spettacoli”
Sulla questione è arrivato anche il parere del ministro della Cultura Sangiuliano, “La tutela dei beni e del patrimonio è la nostra missione, come sancito dall’articolo 9 della Costituzione. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro patrimonio e per questo fare di tutto per preservarlo. Ma dobbiamo anche lavorare per rendere i nostri siti luoghi vivi e fruibili, ovviamente con tutte le cautele del caso. Dai musei ai siti archeologici. Questo, ovviamente, esclude le aree fragili e quelle inadatte ad accogliere eventi. Il Circo Massimo, al contrario, non rientra storicamente in questa casistica e ne ha sempre ospitati, di grandi e piccole dimensioni”. Ha detto il ministro a Repubblica, per poi chiudere “In questi mesi ho apprezzato la serietà di studiosa e il rigore della direttrice Alfonsina Russo e ho trovato ragionevoli le sue preoccupazioni, fondate su competenze tecniche e amministrative. Travis Scott è un artista di successo e deve potersi esibire a Roma, ma credo che sarebbe stato meglio individuare una sede più adatta ai suoi spettacoli. La città di Roma ne ha molte da offrire”. Come replicherà ora il Comune a questa presa di posizione? Lo spettacolo prosegue, deve andare in scena ancora l’ultimo atto.