Come vedere le stelle che cadono? Quando vederle e dove? Qual è la notte migliore? Ogni anno si celebra un rito. Da questa notte in cui si festeggia San Lorenzo, fino a domenica 13 agosto basta stare col naso all’insu per esprimere un desiderio. Notizie.com vi suggerisce un modo particolare per trascorrere qualche ora tra sogni e avventura: parco Avventuristicando nel cuore di Rieti
L’emozione delle prime volte. Quando ancora preadolescente chiedevi ai tuoi genitori di poter andare a guardare le stelle che cadevano. La notte di San Lorenzo era una di quelle da fuga da casa!
Panchine, buio e testa sulle gambe del ragazzino che ti faceva battere il cuore. Poi si cresce, e forse certa magia si perde, ed è un peccato. Ma la voglia di veder realizzare i propri desideri, quella no. Quella non muore neanche da adulti. E allora ogni anno, quando il rito si sta per ripetere ci si chiede: dove andiamo a vedere le stelle? Ma solo questa notte potrò esprimere i miei desideri? E se stiamo in città, cosa facciamo? E se magari andassimo fuori a cercare di rubare sogni a qualcuno?
Intanto per vedere al meglio le stelle cadenti, anzi le meteore, assicurarsi quantomeno di essere lontani dalla luce: le città non sono l’ideale per scorgere delle scie nel cielo stellato. Se si è in vacanza, quindi, si approfitterà di prati, spiagge, parchi. Altro dettaglio, se per notte di San Lorenzo si intende l’onomastico del santo, questo ricade ogni anni il 10 agosto, ovvero oggi, e quindi non ci si può sbagliare. Ma se, invece, ci si riferisce alla notte in cui vedere il maggior numero di stelle cadenti, allora la data è meno certa. Perchè il 10 agosto rappresenta la giornata intorno alla quale si verifica di consueto la pioggia di stelle. Da quest’anno le stelle hanno iniziato a cadere già dalla metà di luglio. L’apice? Sarà domenica 13 agosto. Quindi l’ideale è rimanere svegli tutta la notte tra il 12 e il 13. E allora Notizie.com, facendo una ricerca, ha trovato il posto giusto dove poter trascorrere momenti di magia, ma anche di avventura.
Siamo nel cuore di Rieti, nella verde provincia della Regione Lazio. Basta seguire gli argini del limpido Velino (il fiume che attraversa la città e che dai reatini è considerato un dono del cielo) per scovare facilmente Avventuristicando (parco avventura e soft rafting). Sì il potere dell’acqua, i giochi sul gommone e i tuffi con tanto di muta e casco (rigorosamente obbligatori) di giorno, come di notte. Lo staff è di quelli che ti fanno star bene, e il percorso sul fiume è assolutamente alla portata di tutti. Dai più piccoli ai meno giovani. Tutti possono divertirsi e godere di qualche ora insolita. Se però non amate l’acqua, ma preferite rimanere sospesi in aria (anche qui in assoluta sicurezza) allora, basterà spostarsi di pochi metri per raggiungere la seconda meta del progetto Avventuristicando: quello del parco avventura tra spettacolari alberi. “Qui ogni elemento rispetta la natura e ogni centimetro dei “giochi” che troverete è stato immaginato e realizzato pensando al divertimento dei bimbi, ma anche degli adulti che abbiano voglia di volare tra gli alberi. Noi ci rivolgiamo a tutti! Ovviamente la nostra è un attività familiare che ci permette di lavorare, ma dal primo momento in cui abbiamo immaginato Avventuristicando, per noi è stato preminente impostare la nostra impresa all’insegna dell’inclusione. Ecco perchè i nostri percorsi (col nero tra i più alti del centro Italia) sono adatti anche alle persone con disabilità”.
Cristina infatti spiega a Notizie.com, che oltre gli ingressi quotidiani al parco e i centri estivi organizzati quando le scuole chiudono, si ospitano eventi per persone ipovedenti, con disabilità motorie o psichiche. “Il personale è stato formato per ogni tipo di situazione, e abbiamo collaborato in questi anni, con le società e le cooperative che ogni giorno fanno del bene del prossimo la propria missione di vita: da Atletica sport terapia a Casa famiglia Simpatia, dall’ Istituto per non vedenti Sant’ Alessio a Special Olympics Rieti”.
“E quest’anno ci siamo voluti superare. Il prossimo sabato 12 agosto, di notte, sarà il culmine delle stelle che cadono! E allora abbiamo deciso di tenere aperto il parco, e quindi i percorsi tra e sugli alberi. Basterà volersi divertire, portarsi un sacco a pelo (per chi non lo avesse potremmo affittare anche delle tende da campeggio), munirsi di una torcia. Il resto lo mettiamo noi! E se i nostri ospiti avranno fame, potranno cantare e ballare mentre si griglia dell’ottima carne. “Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perchè guardi il cielo,e se guardi il cielo, è perchè credi ancora in qualcosa.” Cantava Bob Marley, provare per credere..”.
Ci dice ancora Cristina mentre, ridendo, si prepara a far partire la sua giornata e quella di tutti gli ospiti del parco. Buon desiderio a tutti!