Tassa extraprofitti banche, quanto ci guadagnerà sopra lo Stato? Tutto quello che serve sapere
Uno dei tanti argomenti principali, di questo periodo, non può che essere quello relativo alla tassa sugli extraprofitti delle banche. La stessa che sta scatenando non poche polemiche e critiche. Rimanendo sempre in tema, però, spunta anche un altro tipo di domanda che molta gente si sta ponendo: ovvero quanto guadagnerò il nostro Paese da questa tassa? Ricordiamo che la stessa è stata definita “ingiusta” proprio dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Senza dimenticare anche come il Governo abbia intenzione di utilizzare queste entrate.
Una notizia che ha catturato l’attenzione anche dei media internazionali. Nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri si è pensato ad un obiettivo: ovvero quello di generare un prelievo fiscale con l’applicazione di un’aliquota del 40% sui suddetti extraprofitti. Vale a dire quello che è stato registrato dalle banche calcolato sulla differenza tra gli interessi attivi e passivi. Si parla di miliardi di euro in entrata. Una notizia spaventosa per i mercati finanziari. La tassazione si va ad applicare sul guadagno reso possibile esclusivamente dall’aumento generale dei tassi di interesse. Voluto dalla Bce (Banca Centrale Europea). La stessa che è stata criticata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Tassa extraprofitti banche, quanto ci guadagnerà lo Stato?
Secondo quanto riportato da “Bloomberg Intelligence” pare che lo Stato italiano incasserà una cifra che supererà abbondantemente i 3 miliardi di euro. Secondo quanto riportato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, questa imposta sugli istituti finanziari genererà alcuni miliardi. Non è finita qui visto che anche nell’ultimo Consiglio dei ministri è stato diramato un comunicato stampa in cui si è fatto molta chiarezza.
Un intervento che ha vari obiettivi che sono stati elencati in questo modo: cercare di rifinanziare il fondo mutui sulla prima casa, individuare risorse da utilizzare per ridurre la pressione fiscale, assicurare la tutela degli utenti dei servizi di trasporto aereo e terrestre, incentivare gli investimenti, anche in riferimento al settore dei semiconduttori e della microelettronica ed intervenire su specifiche attività economicamente rilevanti, in particolare nel settore della pesca e delle produzioni vinicole.
In conclusione anche la stessa premier si è soffermata a parlare di questo argomento nel corso della sua rubrica, “Gli appunti di Giorgia”, sui suoi canali ufficiali social: “Abbiamo approvato diverse misure importanti, la più importante è quella che riguarda la tassazione dei margini ingiusti delle banche”.