Un terribile episodio quello che si è verificato, negli ultimi giorni, in un noto ristorante italiano: protagonista (decisamente in negativo) una cliente e turista che ha preferito andare via
Una coppia di turisti, lei 60enne insieme al proprio compagno, si è recata al ristorante “Ginger people & food” di Agrigento. Dopo aver visto il menù ha notato qualcosa di “strano”. Tanto da chiamare addirittura il cameriere ponendo una domanda che ha spiazzato quest’ultimo. “Scusi, la proprietaria di questo locale è di colore?“. La risposta è stata “sì“, ma la reazione della cliente ha spiazzato ancora di più: tanto da alzarsi con il compagno e andarsene dal locale.
Un terribile episodio di razzismo che è stato raccontato da Carmelo Roccaro, numero uno della cooperativa sociale che gestisce il ristorante, sulla sua pagina Facebook. La vittima è Mareme Cisse, una persona molto nota nel posto ed anche nel mondo della cucina: tanto da vincere alcune competizioni importanti come il titolo di campionessa mondiale di cous-cous. Nata in Senegal, è arrivata nella città siciliana 11 anni fa per raggiungere i marito.
Agrigento, episodio di razzismo nel ristorante: solo perché la proprietaria è di colore
Questo il post pubblicato da Roccaro: “Dopo qualche minuto ti ho visto alzare da tavola, disturbata, e dirigerti verso l’uscita. Ti sono venuto incontro per capire cosa stesse succedendo ma non mi hai degnato di uno sguardo e, alquanto seccata, non hai neanche risposto al mio saluto e sei andata via, così. Karima mi guardava con gli occhi sgranati e a bocca aperta dicendomi “Dopo avere visto il menù la signora mi ha chiesto se per caso la proprietaria del ristorante fosse una signora nera, di colore. E alla mia conferma si è alzata dicendo che non voleva più cenare qui. Io non conosco chi sei, la tua storia, i tuoi problemi e non oso nemmeno giudicarti. So solo che ho sentito una grande tristezza nel cuore. Ieri sera ho preso consapevolezza di quanto profondo e radicato sia questo sentire che emerge dal lato oscuro delle persone“.
Un post che è continuato in questo modo: “Ti sembrerà strano, ieri io ti ho anche ammirato. Ti ho ammirato perché hai avuto la coerenza di dire quello che tante persone, concittadini, amici pensano ma non hanno il coraggio di ammettere. Non importa se si tratta di spazzatura, ma lo hai detto, hai fatto uscire quello che si nasconde dentro di te, sei stata, a tuo modo, sincera. Perché, vedi, noi ci siamo proprio perché esistono persone come te, e non ci disturbano i commenti del tipo “u vidisti? Dintra a cucina su tutti nivuri” o i “negri!” urlati dalle auto in corsa davanti al nostro ristorante”. Sui social nel frattempo, è partita la solidarietà verso Mareme per questo terribile atto discriminatorio nei suoi confronti.