Un nuovo portale dove rimanere aggiornati sulle stelle che nell’ultima sessione di mercato hanno deciso di abbandonare i top-campionati europei. L’idea è nata dopo l’esodo avvenuto in estate
Un esodo verso l’Arabia Saudita. Top player a fine carriera e non solo: tanti calciatori all’apice della propria carriera hanno accettato il corteggiamento (a suon di milioni) delle sirene saudite, promettendo un campionato avvincente e pieno di stelle. Da Cristiano Ronaldo, un antesignano da questo punto di vista visto il suo trasferimento a gennaio, all’ultimo Pallone d’Oro Karim Benzema, passando per Sergej Milinkovic, N’Golo Kanté, Roberto Firmino, Riyad Mahrez, Allan Saint-Maximin e molti altri ancora.
Un trasferimento dopo l’altro, aspettando i prossimi colpi vista l’enorme disponibilità economica e gli ingaggi monstre proposti ai giocatori. Da qui nasce l’idea del giornalista Massimiliano Vitelli e del portale calciosaudita.it, il primo sito dedicato interamente alla Saudi Professional League. Un progetto che punta a diventare il riferimento per gli appassionati di calcio che desiderano rimanere aggiornati su quello che accade in un campionato in totale espansione, continuando a seguire gli idoli conosciuti nei top-campionati europei negli ultimi anni. Nella “squadra” ci sarà anche Stefano Boldrini, cronista della Gazzetta dello Sport.
“Il calcio saudita fa sul serio, non ci sono dubbi”, ha detto Massimiliano Vitelli. “È iniziata l’emorragia di giocatori forti e in piena attività dai campionati europei in direzione Arabia. Gli occhi del pianeta calcio e non solo sono ora tutti puntati sulla Saudi Professional League ed è per questo che mi è sembrato il momento giusto per fare nascere un portale dedicato esclusivamente a questo torneo“.
L’Arabia Saudita sta provando a ripetere (cercando di ottenere risultati decisamente migliori) quello che precedentemente avevano tentato gli Stati Uniti e la Cina: “Ora tocca all’Arabia Saudita – ha continuato Boldrini – ed era inevitabile che prima o poi dovesse accadere. Il calcio si misura con un clima diverso e una cultura diversa, in una nazione con un regime autoritario e dove molte libertà fondamentali non sono garantite, a cominciare dalla condizione delle donne, ma mi auguro che lo sport più popolare del pianeta possa dare all’Arabia Saudita la spinta giusta per crescere anche nell’aspetto dei diritti civili”. Approfondimenti, commenti e analisi. Il campionato saudita è appena iniziato e c’è un nuovo sito per rimanere aggiornati.