Una nuova ondata di Covid spaventa il mondo intero e l’Italia. I numeri parlano chiaro e le nuove disposizioni del governo ne riflettono gli esiti
Le nuove disposizioni ministeriali stanno modificando le circostanze dell’isolamento obbligatorio. In base alla recente circolare del Ministero della Salute, firmata dal Direttore Generale della Prevenzione, Francesco Vaia, viene stabilito che, sebbene l’isolamento obbligatorio venga revocato, i soggetti positivi al Covid-19 sono caldamente invitati a rimanere nelle proprie abitazioni.
Una normativa, che è stata implementata in seguito alle decisioni scaturite dal recente Consiglio dei Ministri. La diffusione continua del virus è evidente anche dai dati appena pubblicati dal Ministero della Salute. L’Italia sta sperimentando un aumento costante dei casi e delle vittime di Covid-19, un trend che si protrae da tre settimane consecutive.
Torna l’incubo?
Anche a livello globale, si è verificato un notevole incremento dei casi, pari all’80% negli ultimi 28 giorni, corrispondenti a 1,5 milioni di nuovi infetti. Secondo le informazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i decessi sono diminuiti del 58%, con un totale di 2.500 decessi registrati. La regione del Pacifico occidentale è in testa con un aumento del 137%, mentre cinque delle sei regioni dell’OMS hanno registrato una diminuzione dei casi (l’Europa ha registrato un calo del 46%). I decessi, invece, sono diminuiti in tutte e sei le regioni, con una decrescita del 71% nella Regione Europea. In questa cornice, l’Italia si colloca al quinto posto per i nuovi casi in aumento.
La circolare ministeriale offre una serie di raccomandazioni fondamentali per prevenire la diffusione del virus. In particolare, si consiglia vivamente l’utilizzo di mascherine chirurgiche o FFP2 quando si entra in contatto con altre persone. Coloro che manifestano sintomi devono rimanere a casa fino a quando questi non cessano di manifestarsi. L’igiene delle mani deve essere rigorosamente rispettata. Si sconsiglia l’accesso ad ambienti affollati e il contatto con individui vulnerabili, come le persone immunodepresse, le donne in gravidanza e coloro che sono soggetti a fragilità. Inoltre, si consiglia di evitare ospedali o strutture di assistenza a meno che non sia strettamente necessario. 
Nell’ultima settimana (dal 4 al 10 agosto), i casi in Italia sono saliti a 6.056 unità, segnando un aumento del 5,7% rispetto alla settimana precedente, quando se ne erano registrati 5.732. I decessi sono aumentati del 58,5%, passando da 41 nella settimana precedente a 65. L’incidenza settimanale e l’indice Rt, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), stanno crescendo costantemente. L’incidenza è salita da 8 casi per 100.000 abitanti (nella settimana dal 24 al 30 luglio) a 10 casi (dal 31 luglio al 6 agosto). L’indice di trasmissibilità (Rt), basato su casi con ricovero ospedaliero, ha registrato un lieve aumento, raggiungendo 1,14 all’inizio di agosto rispetto all’Rt di 1,07 della settimana precedente. Fortunatamente, l’impatto sugli ospedali è contenuto, con un occupazione dei posti letto piuttosto stabile sia nelle aree mediche che nelle terapie intensive.
