Duringon (Lega): “Sul salario minimo la sinistra fa demagogia”

Il sottosegretario Durigon attacca l’opposizione sostenendo che sul tema del salario minimo ci si limita a fare demagogia, dopo anni in cui lo stesso problema non è stato non solo risolto ma nemmeno affrontato. Per il leghista, al contrario, fissare un argine agli stipendi non arricchirà in alcun modo i lavoratori.

“Daremo risposte concrete con la legge di bilancio”, ha affermato il leghista in un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale.

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(Ansa)

Durigon, sottosegretario al lavoro leghista, a soli due giorni dal complicato vertice sul salario minimo intercorso a Palazzo Chigi tra maggioranza e opposizione, cerca di sgombrare il tavolo da accuse e rivendicazioni, in particolare quella di fare demagogia su temi concreti e che toccano la carne viva degli elettori. “Io a quel tavolo ho visto un unico tema e abbastanza concreto: la povertà di certi salari e una volontà bipartisan a fare qualcosa per affrontare la questione“, dice l’esponente leghista.

Le parole del sottosegretario leghista

L’idea, condivisa in queste ore da molti dei suoi colleghi di partito e di governo, è che sul tema del lavoro è inutile sventolare bandiere, quanto in realtà sia necessario avanzare una certa dose di pragmatismo e di concretezza. Per la Lega, ad esempio, il tema dei salari minimi risulta “riduttivo” rispetto al problema più ampio della povertà del lavoro in generale, che tocca fino ai salari mediani e quindi non è solamente un discorso legato ai ceti più poveri.

Salari che in Italia, chiosa il leghista, sono “rimasti al palo per anni”. “Per questo pensiamo che la risposta sia rendere più remunerativo tutto il lavoro, non porre un tetto al ribasso”. L’obiezione è che tuttavia l’Italia resta uno dei pochi Paesi a non disporre di uno strumento che ponga un limite al ribasso ai salari, ma al contrario esiste una contrattazione nazionale che lo stabilisce.

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(Ansa)

Ora l’opposizione ha dichiarato che raccoglierà delle firme per una legge sul salario minimo. “Ma il tema non era trovare una risposta giusta per i lavoratori, o portare a casa la propria idea, arroccandosi?”, ribatte Durigon.

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