Italia, clamoroso Roberto Mancini: il commissario tecnico ha presentato le dimissioni. Gli ultimi aggiornamenti
Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia che nessuno si sarebbe mai aspettato. Negli ultimi minuti è arrivata la conferma delle dimissioni da parte di Roberto Mancini da commissario tecnico della Nazionale. Il tutto è stato comunicato con una nota da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Ad un anno da Euro 2024 il nativo di Jesi ha deciso di dimettersi. Ricordiamo che aveva un contratto, a lungo termine, con la Federcalcio. L’obiettivo, come confermato dallo stesso allenatore, era quello di riportare l’Italia al Mondiale. Una competizione che non disputa dal 2014 (in Brasile).
Dopo il fallimento del 2018 in Russia (ct Ventura) e quello del 2022 in Qatar (proprio Mancini), l’allenatore ha deciso di farsi da parte e di lasciare il posto ad un altro collega. Non è bastata, quindi, la vittoria agli Europei del 2021 (anche se si chiamava Euro2020 per spostamento dovuto al Covid). Non sono ancora chiari i motivi che hanno portato a questo addio. Una decisione che, a quanto pare, sarebbe arrivata nella serata di ieri, sabato 12 agosto, dopo un incontro con i dirigenti.
Mancini lascia il suo incarico da ct con un campionato europeo vinto e due terzi posti in Nations League. Pesa, molto, sul suo bilancio la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar dopo la sconfitta al ‘Barbera’ contro la non assolutamente temibile Macedonia del Nord. Una notizia che, come riportato in precedenza, ha sorpreso il mondo dello sport. Tanto è vero che adesso spuntano già i primi nomi come suoi possibili successori. Il primo nome porta a quello di Luciano Spalletti, fresco di Scudetto del Napoli e dimissionario.
Senza dimenticare un possibile ritorno di Antonio Conte. Restano in piedi anche le ipotesi che porterebbero a due campioni del Mondo (svincolati di lusso): Fabio Cannavaro o Gennaro Gattuso. Meno di un mese e l’Italia dovrà scendere in campo per le qualificazioni a EURO 2024: gli Azzurri affronteranno la Macedonia del Nord il 9 settembre e l’Ucraina il 12. Ad ora, però, senza un ct.