Un centurione, al Colosseo, ha toccato il seno ad una turista nel momento della foto. La punizione è stata decisa direttamente dalla giudice diventata famosa per la “palpata breve”
Ci troviamo a Roma, precisamente al Colosseo, uno dei posti storici della Capitale dove si concentrano la maggior parte dei turisti che osservano una delle bellezze della città. Oltre a loro spuntano anche coloro che, per qualche soldo, si mette in mostra e decide di vestirsi da centurione. L’obiettivo di questi ultimi è convincere il turista a farsi scattare una foto in cambio di qualche euro. Anche se, uno di loro, ha decisamente esagerato andando oltre. Tanto da toccare il seno alla turista in questione. Immediato è stato il processo nei confronti del centurione. Non è finita qui visto che, a decidere per la sua punizione, una giudice che nelle ultime settimane ha fatto molto discutere.
L’aggressore in questione è il 44enne Giampaolo Bocco. Quest’ultimo condannato da Maria Bonaventura, la presidente della quinta sezione penale ed anche giudice della “palpata breve” (ovvero quella durata meno di dieci secondi) del bidello assolto per aver toccato il sedere ad una studentessa. Una vicenda che è stata raccontata dal noto quotidiano “Corriere della Sera“. Il tutto è accaduto nei primi giorni del mese di gennaio del 2022. La vittima in questione proviene da Palermo. Si era avvicinata ad uno dei centurioni, appunto, per una foto ricordo da portare per sempre nella sua città. Ed invece ciò che ha portato è stata una palpata.
Tre di loro accettano di farsi scattare la foto, con tanto di battute e commenti volgari nei confronti della palermitana. Nel momento dello scatto, però, la turista si accorge che uno dei tre le ha toccato il seno. In un primo momento non ci ha fatto molto caso visto che ha pensato ad un gesto involontario. Fino a quando, il centurione in questione, non le ha detto chiaramente: “Tanto c’hai poco seno“. La ragazza non ha perso tempo e, nei giorni a seguire, a denunciato l’episodio. La giudica ha giustificato il tutto dicendo: “Ha costretto la donna a subire un repentino palpeggiamento al seno“.
In merito alla decisione di qualche settimane fa il quotidiano ha precisato che si è trattato di un palpeggiamento “non particolarmente invasivo perché il toccamento è stato sopra i vestiti ed è avvenuto per un brevissimo lasso temporale“. L’uomo è stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione. Per lui si parla di violenza sessuale ma nella “fattispecie attenuata” perché “il palpeggiamento è avvenuto per un brevissimo lasso temporale, tanto che può ritenersi che la libertà sessuale della vittima, 21 anni, sia stata compromessa, seppure in maniera non grave” riporta la sentenza.