In un’intervista a Repubblica, la segreteria dem Schlein, dopo l’incontro di venerdì a Palazzo Chigi, dice: “Rivedrò Meloni solo se ha proposte serie”
La segretaria Pd Elly Schlein, dopo l’incontro di venerdì scorso a Palazzo Chigi tra opposizioni e governo sul salario minimo, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica, nella quale ha parlato delle “controproposte” arrivate dalla maggioranza, e così si è espressa:
“Il vertice con Meloni? Volevano solo alleggerirsi la coscienza prima di andare in vacanza, dando l’impressione di avere a cuore il tema del lavoro povero. Il Cnel non è un governo ombra. Se Tornerò dalla premier? Dipende, se ci sono novità vere”. Ma Schlein nell’intervista al quotidiano non ha risposto solo sulle domande che riguardano il dossier salario minimo, anche se il tema è stato quello nodale e principale dal quale far partire la chiacchierata.
Sulla pratica salari affidata dal governo a Brunetta, Schlein insiste: “Per ora nessuno ci ha invitato. Ma stanno solo prendendo tempo, perchè non hanno nè risposte alla nostra proposta di legge, nè proposte da avanzare” . Schlein insiste su due capisaldi sui quali le forza di opposizione non tratteranno: rafforzamento dei contratti collettivi e la necessità di fissare una soglia legale, 9 euro l’ora , sotto la quale nemmeno la contrattazione collettiva può scendere. Ma Schlein pensa sopratto alla “ritrovata” intesa con le opposizioni: non solo salario minimo, ma anche Pnrr e sanità pubblica. Sono le lotte da fare uniti. Chi intervista la segreteria Pd a Repubblica, insiste però sul vertice di venerdì e sul fatto che in una lettera al Corriere Meloni abbia sottolineato che quel vertice sul salario minimo fosse un fatto nuovo nel dialogo con la maggioranza di governo. Schlein ha così risposto: “Ricordo diversi incontri di Draghi con la leader di FdI. Avevo colto che servissero anche per valutare le proposte dell’opposizione…Semmai il tema è che c’è bisogno di una messa in scena a favore di telecamere per coprire il fatto che non c’è un confronto nè con le forze sociali, nè con le opposizioni”
Schlein dice poi che alla ripresa dei lavori, la proposta delle opposizioni tornerà in Aula, oltre alla battaglia che si farà fuori dal Parlamento con la raccolta di firme. Resta sul tavolo, viene chiesto alla segretaria dem, la critica mossa dalla maggioranza di governo: perchè le opposizioni non hanno pensato ad introdurre il salario minimo quando avevano loro il “potere” di farlo? “Draghi pose una questione metodologica, si poteva intervenire sulla normativa sul lavoro solo con un accordo con le parti sociali che si realizzò soltanto su un’ipotesi meo ambiziosa. Ma anche quella non andò a buon fine, per diverse defezioni della maggioranza”