Una donna è stata aggredita dal suo compagno mentre stava effettuando acquisti, è riuscita a salvarsi con un gesto: l’uomo è stato prontamente arrestato
E’ bastato un gesto per salvarla dall’ennesimo maltrattamento, soprattutto, da una aggressione certa. Proprio come quelli che si vedono in rete e sui social network. Una donna, esasperata dai continui episodi di cui era vittima, ha deciso di attuarlo: mano aperta con il pollice appoggiato sul palmo, poi le dita fino a chiudersi e formare un pugno. Tutto questo ha un nome: stiamo parlando del Signal for Help. Tutto merito della Canadian Women’s Foundation, un gesto che è stato creato nel 2020. Per cercare di contrastare gli abusi domestici che molte donne hanno subito durante il periodo del lockdown (causa Covid).
Il tutto si è verificato la settimana scorsa, precisamente sabato 12 agosto. Ci troviamo a Catania, precisamente all’Ikea, dove una 48enne di nazionalità polacca ha fatto arrestare il suo fidanzato. Si tratta di un 32enne del posto che, alle spalle, ha vari precedenti con la polizia. Una volta arrivati sul posto le forze dell’ordine hanno dovuto fare molta fatica nel mettergli le manette visto che l’uomo era andato completamente in escandescenza. Motivo? L’acquisto di un mobile difficile da trasportare in auto e che la compagna aveva scelto di acquistare.
A quanto pare non si è trattato affatto del primo episodio che la donna subisce dall’uomo. Già in passato lo aveva denunciato, fino a quando l’uomo non l’ha convinta a ritirare le accuse ed a tornare insieme. Dopo mesi, però, la situazione pare che non sia cambiata del tutto. Purtroppo le immagine che arrivano dal centro commerciale svedese parlano fin troppo chiaro: in un primo momento l’aggressore la prende per i capelli e poi la strattona con forza. Questa scena è stata vista dal figlio minorenne della vittima. Poi, ad un certo punto, la donna chiede aiuto con quel gesto: un gesto che viene capito al volo da una cliente che lancia l’allarme.
Nel giro di pochi minuti si sono presentati i carabinieri della stazione di Librino. Per il 32enne, dopo l’arresto, si sono aperte inevitabilmente le porte del carcere: in questo momento si trova nella prigione di piazza Lanza. Si trova attualmente dietro le sbarre e aspetta la convalida del suo arresto. Un gesto, come riportato in precedenza, che nel corso degli anni ha salvato molte donne da altri possibili episodi di violenza.