L’ex tennista italiano ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Ci era andato vicino diverse volte, complimenti per il primo Atp 1000. Il futuro è suo…”
Trionfo a Toronto. Jannik Sinner ha piegato in due set De Minaur e s’è portato a casa il primo Atp 1000 in carriera. Altissimo, il livello del tennis mostrato dall’altoatesino in Canada. Ieri sera s’è tolto la soddisfazione di vincere il torneo e rilanciare ancora di più le sue ambizioni: ora è al sesto posto della classifica Atp e ha piazzato una seria ipoteca sulla partecipazione alle prossime Atp Finals. Il futuro è suo, rimarrà a lungo al top per contendersi presto anche gli Slam insieme ad Alcaraz, Rune e pochi altri. “Se lo meritava, ci era già andato vicino diverse volte”: Andreas Seppi, il giorno dopo il successo dell’italiano, ha commentato in esclusiva a Notizie.com il percorso del classe 2001.
Andreas Seppi, Sinner ha trionfato a Toronto. Te l’aspettavi?
“È il giocatore che lo meritava di più. Ci era andato già vicino tra finali e semifinali: tranne a Roma, negli altri Atp 1000 è andato sempre molto bene. Certo, vincerlo conta molto di più. Era un titolo che cercava da un po’ di anni, adesso finalmente l’ha vinto”.
Dove può arrivare?
“La vittoria a Toronto può dargli una spinta. E sicuramente gli regalerà maggiore fiducia in vista dei prossimi tornei. Nella sua testa ci sono gli US Open, un torneo che sta preparando da tempo”.
La vittoria in uno Slam è un sogno o un obiettivo concreto?
“Senza dubbio può riuscire a vincere anche gli Slam. L’anno scorso, agli US Open, ha avuto due match point nei quarti di finale contro Alcaraz: secondo me, avesse passato il turno, avrebbe avuto qualche possibilità già nel 2022. Nel futuro sarà sicuramente uno dei favoriti”.
Chi sono i giovani che possono raccogliere l’eredità dei big-three?
“Jannik mi sembra quello con qualcosa in più rispetto agli altri, insieme a lui naturalmente ci sono Alcaraz e Rune. Anche Medvedev va tenuto dentro, è uno che per modo di giocare ha sempre fatto soffrire molto Sinner. Poi i vari Tsitsipas, Rublev, Zverev e altri ancora, però questi sono un gradino sotto”.