Spalletti ad un passo dall’Italia: l’ultimo ostacolo da superare

Il tecnico di Certaldo ha detto sì agli uomini della Federazione, ora resta un tassello, ma c’è grande ottimismo per l’annuncio

Luciano Spalletti sarà il prossimo allenatore dell’Italia. L’annuncio subito dopo Ferragosto. C’è accordo su tutto, tranne su un aspetto legato alla penale imposta da De Laurentiis sullo stesso tecnico che ha lasciato Napoli sul più bello. Roberto Mancini saluta all’improvviso, la Federcalcio, quindi, ha già pronto il sostituto. E’ Spalletti, l’allenatore che ha vinto lo scudetto col Napoli e che si è ritirato perché voleva un anno sabbatico e dedicarsi un po’ alla famiglia. Ma il nome dell’Italia e la possibilità di dare ancora più lustro alla sua carriera e diventare il ct della squadra azzurra era ed è un richiamo troppo importante.

Il tecnico
L’ex tecnico del Napoli Luciano Spalletti a un passo dall’essere ct dell’Italia al posto di Mancini (Ansa Notizie.com)

Dopo l’addio di Mancini, con le dimissioni arrivate via Pec in nottata, la Federcalcio, incassato il colpo e soprattutto la sberla, non si è persa d’anima e ha contattato subito Luciano Spalletti e Antonio Conte, e in rigoroso ordine. Il primo è sempre stato il favorito, tanto che la Federcalcio e gli uomini di Gravina si sono mossi per tempo anzi non hanno aspettato un momento, tanto che nella mattinata di lunedì 14 agosto si sono recati a Forte dei Marmi a parlare con il tecnico di Certaldo. Nell’incontro, dove non sembra esserci stato il presidente Gravina, l‘intesa si sarebbe trovata dopo appena mezzora, ma con un grosso ostacolo da risolvere.

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L'ostacolo
Il presidente e proprietario del Napoli Aurelio De Laurentiis (Ansa Notizie.com)

Il famoso ostacolo da superare è la penale di 3,350 milioni di euro che la Federazione italiana (o lo stesso Spalletti) deve versare nella casse del Napoli per liberare il tecnico. Non è una ripicca, ma una tutela per il Napoli perché, ed è questa la verità, Aurelio De Laurentiis ha già pagato per intero il tecnico proprio la somma di 3,350 milioni di euro e, tra i due, c’è stato un patto secondo il quale se l’allenatore ci avesse ripensato e fosse andato su un’altra panchina che non fosse il Napoli avrebbe dovuto pagare quella somma. Detto, quasi fatto

Già perché l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo e spesso cura gli interessi del Napoli (pare sia stato anche lui uno dei fautori della famosa clausola ndr) risponde all’Ansa sul problema legato a Spalletti e alla famosa penale se anche la Federazione potrebbe esserne interessata e coinvolta e non ha dubbi: “La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l’allenatore, possano surrogarsi al tecnico e versarne l’importo“.

 

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