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Cronaca

Caro-benzina, Cerasoli (ANGAC) a Notizie.com: “Tagliare le accise converrebbe sia allo Stato sia ai gestori”

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Giovanna Sorrentino

Il gestore di un distributore di carburanti sulla A8  è finito nel mirino di Assoutenti per aver alzato il prezzo della benzina a 2,72 euro e quello del gasolio a 2,63, entrambi in modalità self service. 

In modalità servita invece, la verde supera i 2,80 euro. L’associazione ha annunciato che segnalerà l’anomalia alla Guardia di Finanza affinché intraprenda una serie di controlli per capire la dinamica del prezzo. 

Se questo gestore è disonesto deve essere punito. Ben vengano quindi i controlli e la denuncia di Assoutenti. Per contratto un gestore non può determinare il prezzo di vendita dei carburanti, quindi bisogna capire se sia stata la compagnia petrolifera ad imporlo”. Ai microfoni di Notizie.com, Franco Cerasoli, vicepresidente di ANGAC-CONFSAL. Alzare i prezzi andrebbe a sfavore del gestore: “Noi non possiamo deciderli. I nostri impianti sono remotizzati, quindi se applichiamo prezzi maggiori rispetto a quelli decisi, la compagnia viene a saperlo subito. Dopo alcune contestazioni, si arriva alla rescissione del contratto”. 

Caro-carburanti, Cerasoli (ANGAC) a Notizie.com: “Tagliare le accise converrebbe sia allo Stato sia ai gestori” (Ansa Foto, Angac) – notizie.com

Nonostante l’obbligo di esporre il cartello medio, i prezzi dei carburanti continuano ad aumentare…
Dal primo di agosto i prezzi dei carburanti sono aumentati pazzescamente. Ma il problema non è il gestore. Al contrario, noi abbiamo interesse che il prezzo sia basso”;

Perché?
Percepiamo 3 centesimi lordi al litro. Le faccio un esempio pratico: se la benzina costa 2 euro, il mio cliente medio che si rifornisce di 10 euro al giorno, avrà 5 litri di carburante. Il mio incasso è di 0,15 euro lordi. Diversamente, se il prezzo scende a 1 euro, venderò 10 litri e incasserò 3o centesimi di euro lordi. Quindi mi chiedo: sono i gestori i colpevoli del caro-benzina? A noi conviene venderne di più, invece che alzare i prezzi abbassando l’erogato”;

Il cartello sta favorendo la trasparenza del prezzo dei carburanti?
Il ministro Urso e i suoi consiglieri si sono fatti abbindolare dalle compagnie petrolifere, credendo erroneamente che questo cartello sarebbe stata la panacea di tutti i mali. Quando termineranno le vacanze cominceranno una serie di ricorsi. Questo provvedimento non ha apportato nessuna modifica positiva al prezzo del carburante. Al contrario è aumentato giorno per giorno”;

Franco Cerasoli (Angac) – notizie.com

Tutti i sindacati – compresa ANGAC-CONFSAL – stanno chiedendo di tagliare le accise per abbassare i prezzi. Quanto influirebbe un provvedimento in questo senso sul prezzo dei carburanti?
Il 70% del prezzo del carburante va alle accise e alle compagnie petrolifere. Perché quindi, non tagliano le accise? Perché quello che arriva dalle tasse sui carburanti è uno degli incassi maggiori per lo Stato. Basti pensare che l’anno scorso sono stati venduti circa 40 miliardi di litri. Quest’anno c’è stata una diminuzione delle vendite dovuta a una serie di fattori”;

Quali?
Ci sono più auto di nuova generazione e consumano di meno, e si è registrato un incremento delle auto elettriche. Le variabili sono tante”;

Quindi sta dicendo che lo Stato non ha interesse a tagliare le accise?
No, è il contrario. Se le imposte diminuiscono, aumenta l’erogato. Tagliando le accise, lo Stato continuerebbe ad incassarle e noi gestori venderemmo più litri di carburante. Ma questo governo ha dei cattivi consiglieri e non ha idea di cosa fare per affrontare la situazione”.

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Giovanna Sorrentino