L’ex portiere del Napoli ha parlato in esclusiva a Notizie.com. Il suo commento alla “querelle” contrattuale nata tra la Federazione e il club partenopeo per liberare il tecnico scelto come successore di Mancini
Benvenuti nel calcio italiano, dove ogni questione è un caso. Non bastavano le dimissioni improvvise di Roberto Mancini, ormai ex commissario tecnico della Nazionale. Ora ci si mette anche la “querelle” contrattuale di Luciano Spalletti, scelto come successore sulla panchina azzurra, ma “legato” da una clausola che caratterizza la sua separazione estiva da De Laurentiis.
E il presidente del Napoli, come ha fatto capire chiaramente tramite un comunicato ufficiale, non ha intenzione di fare sconti alla Federazione e a Gravina per principio: ci vogliono 3 milioni di euro per liberare il tecnico campione d’Italia. “I contratti vanno rispettati, ma Spalletti è l’erede giusto di Mancini. La situazione si può risolvere con l’intelligenza delle persone coinvolte…”: è il commento di Giuseppe Taglialatela in esclusiva a Notizie.com. L’ex portiere, ora dirigente presidente dell’Ischia Isolaverde (dove è cresciuto), incrocia le dita per una veloce risoluzione della vicenda.
“Pino” Taglialatela, 11 anni al Napoli in tre parentesi diverse. De Laurentiis non è intenzionato a cedere sulla “questione Spalletti”…
“Cerco sempre di non intromettermi nelle situazioni altrui, ma De Laurentiis mi sembra che abbia spiegato bene. Spalletti doveva rimanere a Napoli, ha lasciato la panchina solo perché aveva bisogno di un anno di relax. La situazione, quindi, dovrebbero chiarirla loro due, il presidente e l’ex allenatore”.
La Nazionale non è qualcosa “di più” di un semplice club?
“È vero, la Nazionale va sempre rispettata perché è la massima espressione del nostro calcio. Penso che una soluzione verrà travata, De Laurentiis è un uomo intelligente così come i dirigenti che ci sono in Federazione. Si risolverà tutto. Però ricordiamo che il Napoli, con il suo addio, ha dovuto stravolgere i piani…”.
In che senso?
“Beh, un addio comporta sempre uno scossone. De Laurentiis ha dovuto prendere un altro tecnico, cambiare lo staff, sono cambiati i metodi d’allenamento. I piani sono stati stravolti, una separazione comunque ti destabilizza dopo un’annata così straordinaria. Quindi in un certo senso capisco la sua posizione. Non voglio dare giudizi, ma ora parlo anche da dirigente: i contratti nel calcio andrebbero sempre rispettati ed è stato Spalletti a chiedere di essere liberato”.
Spalletti è l’uomo giusto per la Nazionale?
“Caspita! È un top allenatore, ha sempre raggiunto obiettivi importanti. Non sarà facile prendere il posto di Mancini, io l’ho avuto alla Fiorentina quando aveva appena iniziato la carriera in panchina. Spalletti può essere il degno erede, parliamo di un grande tecnico”.