Violenza contro le donne, la psicoanalista Lucattini a Notizie.com: “Quando le aggressioni arrivano per mano dell’ex, lo scopo è annientare la vittima”- VIDEO-

Violenze e aggressioni nei confronti delle donne, “Se arriva per mano dell’ex, l’intento è sempre quello di annientare l’identità delle vittime”. Lo spiega, partendo da recenti fatti di cronaca, la psicoanalista Adelia Lucattini a Notizie.com

Cresce il numero di aggressioni contro donne. Cresce il numero di aggressori, che hanno avuto relazioni con le vittime di violenze.

Violenza contro le donne, la psicoanalisti Lucattini a Notizie.com
Violenza contro le donne, la psicoanalista Lucattini a Notizie.com, foto Notizie.com 

Che si tratti di coniugi o di fidanzati, spesso i  femminicidi o i tentati omicidi, si consumano in ambito familiare o affettivo, rappresentando il 38% delle violenze. Secondo il report 2023 del Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, proprio i femminicidi sono stati 125, tendenza in aumento dal 2019, anno in cui erano stati 112.

Una violenza, che trova origine da un lato, in motivazioni culturali e sociali, nelle radici patriarcali e violente che tutt’oggi persistono, dall’altro, nei disturbi di personalità e mentali, narcisismo, sociopatia, gelosia patologica, uso di alcol e di altre sostanze stupefacenti. L’ultimo episodio di violenza è avvenuto nei giorni scorsi a Roma, culminato con l’arresto di un trentottenne capoverdiano, accusato  di atti persecutori, violenza sessuale e lesioni personali nei confronti dell’ex compagna. La relazione tra la vittima e l’uomo indagato si era incrinata già all’inizio del 2021 a causa delle frequenti liti alimentate dalla gelosia e dall’abuso di alcol da parte di lui.

Violenza contro le donne, la psicoanalista Lucattini a Notizie.com: “Quando le aggressioni arrivano per mano dell’ex, lo scopo è annientare la vittima”

La psicoanalista Adelia Lucattini a Notizie.com
La psicoanalista Adelia Lucattini a Notizie.com, foto Notizie.com

“Violenze e femminicidi sono purtroppo in aumento nel periodo estivo”, spiega a Notizie.com la psicoanalista Adelia Lucattini, “I casi di queste ultime settimane, e nello specifico, quanto avvenuto a Roma, confermano che ci sono persone che non riescono a stare in modo sano in una relazione sentimentale ma soprattutto, non ne accettano la fine. L’intento delle violenze è controllare e assoggettare la donna attraverso coercizione. Le minacce e le aggressioni hanno sempre la finalità di annientare l’identità delle vittime, di generare una condizione di subordinazione e assoggettamento fisici e psicologici, di indurre paura, insicurezza, timore di non essere credute e purtroppo, in alcuni casi, causano anche la morte. Aggiungo che questi episodi aumentano d’estate: il caldo e l’abuso di alcol fanno emergere o aggravano alcuni disturbi mentali. Ad incidere è senz’altro anche l’accentuarsi della solitudine e dell’isolamento che possono provocare queste drammatiche situazioni”.

La violenza può essere: fisica, psicologica (come insulti, ricatti e umiliazioni), sessuale, e anche economica, prosegue Lucattini a Notizie.com “Le vittime, se esposte per lunghi periodi ad abusi e aggressioni possono sviluppare un’alterata percezione di se stesse e delle proprie risorse personali. Possono sperimentare una sensazione di fallimento della propria vita, una resa rispetto alla possibilità di autonomizzarsi dal proprio partner, sia economicamente che psicologicamente. Infine, si credono destinate inesorabilmente ad una vita senza senso, poiché la violenza lede in maniera consistente l’integrità della persona e dell’identità”.

Ma quali sono le principali conseguenze per le donne? Il 42% delle donne che hanno subito abusi fisici dal partner, hanno riportato lesioni e in alcuni casi hanno trovato la morte. “Bisogna occuparsi con costanza delle vittime di abusi e violenze. Le donne possono sviluppare forme depressive anche molto serie”, conclude Adelia Lucattini, “le donne abusate dal partner hanno quasi il doppio delle probabilità di soffrire, non solo di disturbi dell’umore ma anche di malattie fisiche, sterilità, problemi relazionali e difficoltà lavorative. Talvolta, tali situazioni diventano ancora più complesse, se si complicano con l’alcolismo, a cui le vittime di violenza vanno incontro come conseguenza della sofferenza psicologica, del dolore mentale, non più contenibili senza il sostegno di un familiare e specialistico. Le parole d’ordine devono essere: consapevolezza, psicoanalisi, aiuto, prevenzione e ‘mai più sole’”.

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