Esce il libro autoprodotto dal militare, capo dei paracadutisti della Folgore, oggi alla guida dell’Istituto geografico militari, e succede il pandemonio. Ira del ministro Crosetto
“Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, oppure “Paola Egonu? I suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. E dure, durissime prese di posizione sul femminismo, sui migranti, sull’ambientalismo, sulle razze, sulla legittima difesa, e tanto altro. Parole e un linguaggio che sono all’interno di un libro dal titolo “Il mondo al contrario” di Roberto Vannacci, 55 anni, generale di lungo corso dell’esercito, è stato al comando dei paracadutisti della Folgore e oggi è alla guida dell’Istituto geografico militare. Una bufera è dire poco, quella che si è abbattuta sul militare da quando libro e parole sono sul web.
Parole e riflessioni che hanno fatto e stanno facendo molto discutere. E tutto condito con un linguaggio triviale e sessista. Il libro attualmente è al numero tre in classifica dei saggi che sono venduti su Amazon, è uscito pochi giorni fa ed è soprattutto autoprodotto (anche se qui si sta cercando di approfondire perché non sembra sia totalmente così).
I contenuti del libro sono in 357 pagine e specifica più volte che secondo il suo pensiero in Italia si vive “in una dittatura delle minoranze con gay, clandestini, animalisti, marxisti, radical chic eccetera e a tutti gli altri “normali” tocca subirne angherie ed influenze”. Secondo Vannacci, nel nostro paese, manca il buonsenso perché, dice lui, “tutti vogliono i diritti ma di “patria, sacrificio, gavetta, merito” non se ne parla più”. Una serie di discorsi e riflessioni un po’ superficiali, non tanto approfondite, anche perché, per come sono riportate, sembrano tanti pensieri fatti da ragazzi e in determinato linguaggio “Ritengo che nelle mie vene scorra una goccia del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare (…) Mazzini e Garibaldi”.
C’è la parte relativa alla razza e ai riferimenti a quelli che chiama “vucumprà” che, a suo modo e pensiero, “vendono ciarpame”, e fa anche l’esempio di una campionessa che gioca nella squadra italiana e ha vinto e conquistato trofei con la nazionale come Paola Egonu che dice “è italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. Ma non è solo questo. Anche altri discorsi relativi alla legittima difesa come i due esempi che riporta nel saggio: “Perché non dovrei essere autorizzato a sparargli, a trafiggerlo con un qualsiasi oggetto mi passi tra le mani”, o anche “se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?”. Parole che hanno fatto sobbalzare a arrabbiare il ministro della Difesa Guido Crosetto, sempre molto attento a questo genere di cose e situazioni, tanto da sentirsi responsabile e spiega a tutti quelli che stanno criticando e strumentalizzando le parole di Vannacci, prendendo le distanze: “Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Gen. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”