La benzina verde ha raggiunto al self la media di 2,019 euro in autostrada: per un pieno ci voglio 6,6 euro in più rispetto a maggio. Più 8,9 euro un pieno di gasolio. Associazioni di consumatori sul piede di guerra. Notizie.com ha sentito in esclusiva il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella
PREZZI IN AUTOSTRADA ALLE ORE 9 DI OGGI (DATI MIMIT, modalità servito, benzina e gasolio)
A1 2,499 € 2,409 €
A7 2,469 € 2,369 €
A14 2,499 € 2,399 €
A20 2,499 € 2,299 €
A21 2,499 € 2,409 €
A22 2,479 € 2,379 €
A26 2,469 € 2,369 €
Maggiore spesa rispetto ai prezzi medi nazionali in vigore sulla rete a maggio 2023:
Benzina +13,2 cent al litro, +6,6 euro a pieno
Gasolio +17,7 cent al litro, +8,9 euro a pieno
La benzina verde ha raggiunto al self la media di 2,019 euro in autostrada: per un pieno ci voglio 6,6 euro in più rispetto a maggio. Più 8,9 euro un pieno di gasolio. Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra. Notizie.com ha sentito in esclusiva il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella, che in modo netto e chiaro ci ha parlato di un fenomeno definito “la vera tassa sulla vacanza degli italiani. La mia prima denuncia nel 2012”.
Presidente Paccagnella, ancora un salasso per le tasche degli italiani, e proprio quando di mezzo c’è l’esodo, il controesodo e ovviamente la vacanza. Che cosa sta accadendo ?
“Accade che siamo un popolo di smemorati, perchè ogni anno irrompe la “tassa” sulla vacanza degli italiani. Le dico che la mia denuncia in un articolo che trattava proprio questo tema, fu del 2012. Costi diversi all’epoca per carità, intanto i prezzi dei carburanti continuano a lievitare, e sono alle stelle anche e soprattutto in questa stagione”.
Esiste ovviamente un problema di fondo, qual è?
“Il problema di fondo è quello delle accise, paghiamo ancora quella della guerra in Abissinia. Poi si sono aggiunte le altre, e non dimentichiamo l’IVA calcolata sulle stesse accise. Ma attenzione, perchè oggi la benzina sta 0.82 centesimi a litro, detassata!”.
Ma il governo le accise non le toglierà. Quindi cosa oggettivamente sarebbe possibile fare?
“Il governo deve intervenire modulando i prezzi e togliendo subito l’IVA dalle accise. Vanno fatte verifiche a tappeto e si devono sanzionare coloro che fanno cartello. Mi rendo conto che sia più facile da dire che da fare, ma va fatto”.
Però mi pare di capire dalle sue parole, che lei ritenga il fenomeno (mi passi l’espressione) frutto della stagionalità?
“Sa qual è il prezzo più alto oggi della benzina alla pompa? In Puglia, dove si registra il record di presenze. Poi andiamo a guardare i costi dei carburanti al valico con la Svizzera. Da lì passano appunto svizzeri e tedeschi, hanno i soldi e si fa speculazione. Prezzi allucinanti, quasi da usura! Oggi, da quasi un anno, abbiamo un governo politico e deve provvedere subito su chi gioca sporco e sul taglio dell’IVA dalle accise. Lo ripeto”.
Prima di arrivare al governo, molti degli attuali ministri hanno impostato parecchie campagne elettorali sulla necessità di fare questo tipo di intervento. Si arriva al governo e sulle accise non si interviene. Perche?
“Perchè con le accise lo Stato garantisce buona parte del debito pubblico, poi è un costo facile da inserire come voce di spesa. Nessuno rinuncia alla mobilità. Ma la modulazione dei costi si può fare. L’accise sulla guerra in Abissinia doveva sparire nel 1991. Non è accaduto, qualcuno agli italiani dovrebbe spiegarlo!
Teme che passata l’ennesima denuncia, tutto si risolva in un bicchiere d’acqua?
“Temo il prezzo della soglia psicologica. Prima lo si alza, poi lo si abbassa e si porta alla fine il prezzo della benzina a 1.90. 10 centesimi in + del dovuto, ma 10 centesimi in meno della follia del momento. Come Federcontribuenti chiediamo che le accise che superano i 70 anni vengano tolte. Non devono esserne caricate di nuove, e i carburanti non devono essere ulteriormente tassati per andare a coprire le spese dei cataclismi da cui l’Italia è afflitta. Insomma, basta alla tassa sulla tassa”.