Ha parlato in esclusiva a Notizie.com nel giorno del suo compleanno. Ha soffiato su candeline virtuali: “Non mi piace criticare, ci pensano i giornalisti. Ma ora i brani a fatica riescono a resistere nel tempo. E presto uscirà un mio libro…”
Come tracce di un pennello su una tela. O le ferite di uno scalpello sul marmo. Non chiamatele canzoni, quelle scritte da Giulio Rapetti, per tutti Mogol. Le sue sono opere d’arte. Emozioni selezionate: nulla è casuale, nemmeno una parola. Classe 1936, la storia della musica italiana: 87 anni oggi, il 17 agosto. “Mi piacerebbe ascoltare sempre più brani di qualità”, ha detto in esclusiva a Notizie.com nel giorno del suo compleanno.
Gli abbiamo chiesto di soffiare su candeline virtuali, di chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio per la musica, prima di pensare a sé stesso: “Vorrei che si facesse ascoltare della musica di livello, che venga creato qualcosa che possa rimanere nel tempo. È il mio grande auspicio. Una volta c’erano i disk jockey e sceglievano le canzoni che ritenevano più belle. Ora un po’ questa mancanza si sente”, ha continuato.
Mogol: “Le canzoni devono resistere al tempo”
Le note scorrono in sottofondo, scivolano via troppo velocemente: “Ora è un alternarsi di brani diversi, sono poche le canzoni che escono e che restano. Poi, detto ciò, preferisco che la critica la facciano i giornalisti. Io di mestiere faccio l’autore, non ho neanche la conoscenza totale delle nuove canzoni. Non posso parlarne in modo profondo o in senso critico. Però ripeto, il mio auguro è questo, che vengano scritte canzoni in grado di resistere all’urto del tempo“.
Spazio ai progetti personali, Mogol preannuncia il prossimo ambizioso: “Ho scritto un libro sulla salute. Faremo un centro di prevenzione primaria dove sarà possibile ‘depurarsi’. Le persone, leggendolo, capiranno meglio come fare per integrare le proprie difese. Voglio espandere questa cosa a tante società, tutti devono impegnarsi per far sì che in Italia ci si ammali il meno possibile”. L’uscita è imminente: “Il libro è finito, lo stiamo soltanto rileggendo per poi darlo alla stampa. Si chiamerà ‘La Rinascita’ e l’ho scritto con Giovanni Scapagnini, un grandissimo di questa materia”. Auguri Maestro, elargitore d’arte. Di pensieri e parole.