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Cronaca

Estate drammatica, quanti morti nei laghi e fiumi: i dati spaventano

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Cristiano

Una estate drammatica, il numero delle persone morte nei laghi e fiumi è impressionante: gli ultimi dati parlano chiaro 

Gli ultimi casi sono quelli di una bambina, di solamente 11 anni, che è morta a 20 metri di profondità mentre stava facendo il bagno nel lago di Como. Mentre un ragazzo di 20 anni, dopo essersi tuffato dal pedalò, è stato divorato dal lago di Bolsena. Giornate di relax con gli amici che possono trasformarsi in vere e proprie tragedie. Come queste riportate in precedenza e come altre che si sono verificate proprio nelle ultime settimane. Un bagno nel lago o fiume può risultare, per alcuni, addirittura fatale. Ovviamente la domanda sorge spontanea: quali sono i pericoli e le insidie che possono nascondere queste acque interne?

Morti nel lago (Ansa Foto) Notizie.com

A rispondere a questa domanda ci ha pensato direttamente il numero uno della Società italiana di medicina ambientale (Sima), Alessandro Miani. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘Adnkronos Salute‘ dove ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni. Queste sono alcune delle sue parole: “I pericoli sono legati fondamentalmente a tre fattori: la formazione di mulinelli d’acqua e correnti per quanto riguarda i fiumi e gli improvvisi fondali alti nel caso dei laghi. In alcuni casi ci può essere imperizia e avventatezza, ma spesso chi decide di fare il bagno lo fa senza conoscere bene lo specchio d’acqua o senza saper nuotare“.

Morti nei laghi e fiumi, il parere dell’esperto: “Basta seguire il buonsenso”

Per l’esperto non ci sono dubbi: l’importante è seguire il buonsenso. Così come altre semplici e fondamentali regole. Quali? Come quello di evitare di uscire in acquascooter di notte. Se dovesse accadere un incidente o qualcosa di grave risulterebbe difficile chiedere aiuto. Se si tratta di bambini è fondamentale la presenza dei genitori. Gli stessi che devono assicurarsi che usino strumenti come braccioli, salvagenti, galleggianti e materassini. La maggior parte delle vicende succede proprio perché i più piccoli credono di saper nuotare, ed invece no. Se si va in un lago o fiume per andare a farsi un bagno è sempre meglio chiedere informazioni ad una persona del posto.

Morti nel lago (Ansa Foto) Notizie.com

Bisogna leggere i cartelli relativi alla balneazione e possibili divieti. Tra le cause degli annegamenti in laghi e fiumi, il 10% dei circa 400 annegamenti si verificano ogni anno in Italia, la principale è la bassa temperatura dell’acqua: fino a 10° centigradi in meno rispetto a quella del mare. In molti, dopo una lunga esposizione al sole con una temperatura esterna che spesso tocca o supera i 33°, si tuffano improvvisamente nelle acque dove la temperatura è di 12°, talvolta anche 6, rispetto ai 22° in media del mare. Un errore che si può pagare caro“. I malori per choc termico sono frequenti e mortali. Così come gli interventi di salvataggio: ce ne sono 70mila all’anno.

 

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