In merito alla questione relativa al salario minimo (e non solo), l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, ne ha parlato rilasciando una intervista ai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale’
Roberto Fico non indietreggia assolutamente di un centimetro il proprio pensiero e ribadisce forte e chiara la sua posizione. Ovviamente in merito alla questione del salario minimo. Lo ha ribadito in una intervista rilasciata al ‘Quotidiano Nazionale‘. Nel corso della stessa ha ribadito che non si tratta di una battaglia che riguarda solamente il Movimento 5 Stelle (ricordiamo che è uno dei fondatori del partito pentastellato), ma di buona parte degli italiani. Ovvero ben 3 milioni che attendono di conoscere risposte in merito. Nell’intervista ribadisce il fatto che l’obiettivo è quello di essere costruttivi.
La scorsa settimana, precisamente venerdì 11 agosto, c’è stato il tanto ed atteso incontro con i vertici alti del governo (a Palazzo Chigi) in merito alla questione del salario minimo. Le loro proposte non hanno convinto del tutto l’opposizione che continua a pressare affinché possano cambiare idea. Queste sono alcune delle sue parole: “Al tavolo con il governo siamo andati, ma adesso devono mettere in mostra i loro frutti. Due ore di incontro per sentirci dire che se ne occupa il Cnel, il principe degli enti inutili“.
Non si sono fatti attendere i continui attacchi da parte dell’ex numero uno della Camera nei confronti del governo: “Sta dimostrando di non tenere in nessun conto i problemi delle persone in difficoltà“. Tanto è vero che lo ha voluto ribadire con un esempio e, di conseguenza, un altro argomento importante come il Reddito di cittadinanza. Poi ha continuato dicendo: “Hanno preferito spazzare via tutto, dipingendoli come fannulloni: un racconto aberrante“.
Poi sulle opposizioni ha chiarito il proprio pensiero: “Si sono coalizzate su un tema molto importante. Si tratta di un punto politico di grande rilievo. Bisogna replicare su altri temi. Come il contrasto dell’Autonomia differenziata, lotta alla povertà, transizione ecologica“. In conclusione si è soffermato sulla possibile idea di andare alle elezioni insieme al Partito Democratico: “Vale ancora, soprattutto dove ci sono le possibilità ed anche la condivisione di un percorso. Cosa salvo di questo governo? Il coordinamento con le Ong per il salvataggio dei migranti. Ora hanno capito che non si può prescindere dal salvataggio in mare“.