6 nel Lazio, 2 in Toscana e 2 in Calabria. 10 persone salvate dall’inizio della stagione estiva, centinaia di interventi ogni giorno lungo il litorale italiano. L’esercito della Sics (Scuola italiana cani da salvataggio) è una realtà della quale non si può più fare a meno. Notizie.com ne ha parlato con Roberto Gasparri, responsabile Sics centro meridione
Perla, Argo, Mira, Philip, Rio e Anael. Eroi a 4 zampe che in questa torrida estate 2023, hanno contribuito alla salvezza di almeno 10 persone.
Le hanno sottratte dal mare mosso e dalle onde che impedivano a bambini, come anche a persone adulte di raggiungere la riva. 6 i soccorsi nel Lazio, 2 quelli avvenuti in Toscana, 2 in Calabria. Interventi tempestivi e in sicurezza, scanditi da regole apprese alla fine di un percorso di formazione che può durare anche due anni. Sono i cani della Sics, la scuola italiana cani da salvataggio. “Un piccolo grande esercito” formato da 350 tra labrador, golden retrivier e terranova. E non dimentichiamo i 350 conduttori, anime gemelle con le quali nasce e cresce un rapporto di totale sintonia. Notizie.com ne ha parlato con Roberto Gasparri, responsabile Sics centro meridione.
Cani bagnino, l’esercito della salvezza della Sics. 10 le persone sottratte alle onde in questa stagione
Gasparri, ci conduca in questo “mondo a 4 zampe” del quale non si può più fare a meno, considerati i numeri degli interventi che ogni anno vengono portati a compimento dai vostri cani insieme ai conduttori…
“Interventi importanti, frutto di un lavoro complesso. Perchè il salvataggio di una persona è impresa importante. Se dovessimo tracciare un bilancio fino a questo punto della stagione, potremmo parlare di almeno 10 casi tra i più eclatanti. Quelli che hanno conquistato anche le prime pagine dei giornali. Ma, approfitto di questa intervista, per parlare anche dell’ordinario, ovvero della quotidiana attività di prevenzione e soccorso che svolgono i nostri cani: i bambini che si allontanano col canotto in un momento di distrazione dei genitori, crampi in acqua, malori improvvisi. Il numero degli interventi è enorme. Le nostre unità cinofile presidiano soprattutto le spiagge libere, quelle dove spesso non ci sono bagnini. Siamo un punto di riferimento”.
Ci racconta i numeri di questa realtà?
“350 unità cinofile operative brevettate nel complesso, insomma un piccolo esercito mi piace dire! 70/80 quelle impiegate durante i fine settimana. Sono a presidio delle spiagge. A Ladispoli ad esempio Perla, labrador più anziano e Argo brevettato a giugno scorso, hanno recuperato pochi giorni fa due signori di 46 e 47 anni. Il mare era agitato, le correnti li avevano messi in difficoltà. A Montalto di Castro invece, una ragazza lettone ha corso un rischio grandissimo. Era già oltre 100 metri dalla riva quando a nuoto Mira e Philip, le hanno salvato la vita”.
Ovviamente nulla è frutto di improvvisazione. Dietro ogni salvataggio c’è una formazione lunga e complessa, giusto?
“Una formazione testata e che funziona. Inizia dal far sviluppare una crescita relazionale cane-conduttore. I due devono essere sincroni nei movimenti, devono essere affini, si devono capire. In mare la comunicazione è azzerata. Spesso si tratta di anticipare l’uno il gesto dell’altro. Mi piace parlarne come di una coppia di ballerini che da tempo danza insieme!”
Cani da salvataggio, il piccolo grande esercito della Sics A Notizie.com, Roberto Gasparri, responsabile per il centro meridione
Quanto tempo si dedica alla formazione? E quali sono i diversi step?
“Prima si lavora sodo sulla formazione a terra, quando si raggiunge uno standard adeguato si passa alla fase operativa in acqua con protocolli studiati ad hoc. Faccio un esempio realmente accaduto: pattino che doveva uscire per soccorso, con bagnino, cane e conduttore. Le onde impedivano al mezzo di uscire. Allora cane e conduttore hanno raggiunto le persone da mettere in sicurezza a nuoto. Erano in 6. In quel caso il cane, che indossa un salvagente molto galleggiante, ha fatto da boa, in attesa che arrivassero gli altri mezzi di soccorso. Tutto il percorso dura da un anno, almeno, ad un massimo di due anni. Le nostre scuole hanno sedi in quasi tutte le regioni”.
Il bilancio di questi anni di attività e gli obiettivi da raggiungere quali sono?
“Intanto notiamo che sempre più spesso si parla di noi, le istituzioni si interessano a noi! La nostra presenza è richiesta e apprezzata. Sempre più numerosi infatti sono i comuni che chiedono le nostre postazioni di sicurezza e la Guardia Costiera spesso ci chiede di fare formazione insieme. Siamo 700 anime, 35o cani, 350 conduttori. E una compagine cinofila con questi numeri non ce l’ha nessuno! Di conseguenza l’obiettivo è quello di raggiungere ancora più persone, che in maniera volontaria, si dedichino a questa esperienza, che ci piacerebbe legare e rendere sinergica alle attività istituzionali”.