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Politica

Migrazioni, Gori (Pd) ne ha pure per Schlein: “No alla demagogia”

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Francesco Gnagni

Per il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, per quanto sostiene sia vero quanto afferma il proprio partito che dall’opposizione critica Giorgia Meloni perché “annaspa sugli sbarchi”, la segretaria dem Elly Schlein dovrebbe “rinunciare agli slogan”. Giorgio Gori, sindaco del Pd, critica Meloni perché, nonostante quanto affermato prima della sua elezione, il problema migranti continua ad essere visibile. Sulla stessa onda di Bonaccini, insomma, critica il governo sostanzialmente da destra. 

“La situazione nelle città è davvero oltre il livello di guardia e ha fatto bene Bonaccini a denunciarla”, dice.

(Ansa)

“Per anni la destra ha blaterato di porti chiusi e di blocchi navali. La situazione di queste settimane dimostra che quella propaganda era totalmente farlocca: che fermare i flussi è molto più complicato di quanto si diceva”, dice Giorgio Gori in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Foglio. “Non basta un protocollo firmato in fretta e furia a metterci un tappo”, è la sua opinione, piuttosto di traverso se si guarda alle parole del suo partito.

Le parole del sindaco Gori sul tema delle migrazioni

Secondo il suo avviso, la situazione attuale mostra “che le Ong in mare non sono un ‘pull factor’, ma al contrario un aiuto ad evitare naufragi e vittime; che i rimpatri sono una pratica se possibile ancora più complessa, e che la mancanza di qualunque pianificazione da parte dello Stato genera una situazione di grave difficoltà nei territori dove i migranti vengono paracadutati a decine da un giorno all’altro. Per non parlare dei problemi legati alla permanenza sul territorio di centinaia di migliaia di irregolari che nessuno mai rimpatrierà e che nessuno si sta però preoccupando di aiutare ad integrarsi”.

Tutto questo però, sottolinea il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, non significherebbe legittimare il sovranismo, anzi. Ma Meloni avrebbe tutto da guadagnare, continua, dal mantenere la situazione in uno stato emergenziale. “La verità è che sull’immigrazione qualunque semplificazione demagogica è inutile”, dice Gori. “E’ necessario un forte senso della realtà. I valori umanitari sono fondamentali, ma a questi vanno uniti visione di lungo periodo, pragmatismo e capacità organizzativa”, prosegue.

 

(Ansa)

Le soluzioni sarebbero tuttavia tre: regolarizzare un maggior numero di accessi per immigrati, rendere esigibile il diritto all’asilo, offrire “più ingressi legali e più corridoi umanitari”, che “possono ridurre fortemente i flussi spontanei”, infine limitare i flussi spontanei con “più ingressi legali e più corridoi umanitari”. Ma questa, obietta l’intervistatore, è la posizione personale di Gori. “Mi auguro che il Pd possa condividerla”.

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Francesco Gnagni