Bufera Vannacci, il generale non indietreggia: “Ma quali scuse”

Bufera Roberto Vannacci, il generale non ha alcuna intenzione di chiedere scusa in merito ad una sua frase che ha provocato non poche polemiche 

Ma quali scuse. Ma quale dietrofront: Roberto Vannacci non cambia di una virgola il proprio pensiero. Il generale rispedisce, al mittente, le critiche di chi lo vede come una persona razzista ed, allo stesso tempo, omofoba. Nessun passo indietro, quindi, da parte sua dopo la bufera sulle frasi gay che hanno scatenato non poche polemiche. In particolar modo sulla pubblicazione del suo libro “Il mondo al contrario“. Nel corso dello stesso ha puntato il dito anche contro l’attuale ministro della Difesa, Guido Crosetto. Lo ha ribadito in due interviste che ha rilasciato ai quotidiani “Il Giornale” e “Quotidiano Nazionale“.

Vannacci non chiede scusa
Il generale Roberto Vannacci (Ansa Foto) Notizie.com

C’è chi continua ad attaccarlo. Invece lui si difende allo stesso modo: attaccando. Queste sono alcune delle sue parole in merito a quanto è successo in questi giorni: “Nessun passo indietro. Se metterò a rischio la carriera lo avrò fatto per una giusta causa: la lotta al pensiero unico. Io mi posso tranquillamente definire una persona non normale. In tutto quello che ho fatto, nella mia vita e nella mia carriera militare, sono uscito dalla normalità“. Poi sugli omosessuali: “Non sono normali, proprio come me. Sono una persona che ha fatto scelte diverse, cose e di cui vado fiero. E sarei altrettanto fiero se fossi omosessuale“.

Bufera Vannacci, il generale si difende: “Non sono razzista

Nel corso delle interviste ribadisce di non essere razzista. Per quale motivo? Per aver combattuto la guerra in Iraq: “Il fatto di avere combattuto fianco a fianco, mano nella mano, con persone di etnia africana, mediorientale, tajiki, pasthun rivela proprio che l’accusa di razzismo è un’invenzione dei media. Senza mai tirarmi indietro ho rischiato la pelle per ideali e principi di etnie diverse, se non le vogliamo chiamare razze. Ma con questo non voglio dire che non esistono etnie, culture, civiltà diverse“.

Vannacci non chiede scusa
Roberto Vannacci (screenshot video YouTube) Notizie.com

Sul libro ci tiene a precisare: “Lo riscriverei senza alcun problema. Mai avuto paura delle mie opinioni. Questo non vuol dire che non sia pronto a ricredermi su alcuni aspetti se qualcuno mi fa ricredere. Mi sono battuto in giro per il mondo per il mio Paese e accanto a molti popoli. Ne ho salvati tanti, sono stato al loro fianco. Ho rischiato la mia vita e quella dei miei uomini.

Non ho nulla contro queste etnie, lo do per scontato e non lo devo dimostrare. Quando ho combattuto contro lo stato islamico in Iraq non mi sono tirato indietro per gli iracheni. L’ho fatto anche in Afghanistan, in Ruanda e in Somalia. Non ho alcun pregiudizio su alcuna popolazione. Però non mi si venga a dire che siamo tutti uguali perché non lo siamo. Il mondo è bello anche per la sua diversità“.

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