L’ex direttore sportivo della Lazio parla a Notizie.com e ricorda quello che lui considera un mentore e qualcosa di più
E’ stato qualcosa di più che un semplice allenatore, una di quelle persone a cui si deve molto. E l’ex giocatore di Brescia e Bologna, poi direttore sportivo della Lazio Igli Tare a Carlo Mazzone deve tanto. Ed è lui stesso ad ammetterlo. Con l’allenatore romano ha giocato, fatto l’attaccante e segnato con le maglie bresciana e bolognese. In tutto con Mazzone c’è stato quattro anni prima di passare alla Lazio e a Notizie.com lo ricorda con affetto ed emozione: “Il fatto che Carlo Mazzone non ci sia più è una cosa tremenda, mi dispiace tantisismo, sono distrutto dal dolore. Per me è un giorno molto triste“.
Appena terminata la sua esperienza alla Lazio, Igli Tare non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, si sta riposando ed è in vacanza con la sua famiglia, ma per Carlo Mazzone, a cui lui è stato legatissimo, fa un’eccezione: “E’ stato importante per me, un uomo eccezionale, meraviglioso e come allenatore è stato strepitoso, resterà sempre nel mio cuore. E’ il tecnico a cui mi sono legato di più nella mia carriera e non lo dimenticherò mai, sono davvero triste per la sua scomparsa”.
Igli Tare ha giocato con le maglia di Brescia e Bologna, anche con la Lazio, ma con le prime due era con Carlo Mazzone. Con lui c’erano anche dei grandissimi giocatori e amici come Roberto Baggio e Pep Guardiola, poi quest’ultimo diventato uno dei più grandi allenatori del nostro tempo e della storia del calcio. Loro erano legatissimi a Mazzone e il tecnico era legato a loro.
La partita che più di altre simboleggia quell’unità e quel rispetto di squadre e affetto nei confronti dell’allenatore è quel Brescia-Atalanta del 30 settembre del 2001, con il tecnico che veniva insultato dagli atalantini e l’hanno fatto per tutta la gara, lui si rivolse a loro promettendogli che se avesse pareggiato (era sotto 3-1 in casa) lui sarebbe andato sotto la curva. E così è stato. “Una rincorsa epica, quando lo vedemmo a correre verso la curva non ci credevamo, un’emozione incredibile, quella corsa fu davvero storica, ma devo ammettere che di ricordi e aneddoti e momenti belli con lui ce ne sono davvero tanti, anche perché faceva parte del suo modo di essere. Mazzone era una persona speciale, vera e un grande allenatore“, il ricordo di Igli Tare che quel pomeriggio di settembre era in campo in quella partita.