Caso Roberto Vannacci, il ministro della Difesa Guido Crosetto posta un tweet in riferimento all’ex generale
Il tweet è di pochissimi minuti fa e vede protagonista il politico inquadrato in foto. Stiamo parlando di Guido Crosetto. L’attuale ministro della Difesa è sceso in campo commentando il libro che sta scatenando non poche polemiche. Il testo che porta la firma del generale (a questo punto ex) Roberto Vannacci. Stiamo parlando de “Il mondo al contrario” che, mai come in questi giorni, sta ricevendo molto successo. Basti pensare che su Amazon è il libro più richiesto e, di conseguenza, venduto.
Le sue dichiarazioni (definite ‘sessiste’ ed ‘omofobe’) sono state aspramente criticate. Tanto è vero che è stato rimosso dall’Istituto militare. Un esempio su tutti? Aveva definito i gay persone “non normali“. Frase che ha scatenato moltissime polemiche e critiche. Le stesse che Vannacci ha voluto rispedire al mittente. Anche perché, a quanto pare, non si pente affatto di quello che ha scritto visto che continua a pensarlo. Nel frattempo, però, il ministro ha voluto rispondere ancora una volta a quanto sta succedendo. Visto che è stato chiamato in causa proprio da Vannacci.
Caso Vannacci, Crosetto risponde su Twitter
“Se il gen. #Vannacci avesse scritto un libro sostenendo tesi opposte a quelle che sostiene in questi, io mi sarei comportato esattamente allo stesso modo, da Ministro. Chi mi attacca, da una parte o dall’altra, si sarebbe comportato all’opposto. Si, siamo diversi, e molto“. Con questo tweet ha voluto rispondere, ancora una volta, ai continui attacchi da parte dell’ex generale.
Se il gen. #Vannacci avesse scritto un libro sostenendo tesi opposte a quelle che sostiene in questi, io mi sarei comportato esattamente allo stesso modo, da Ministro. Chi mi attacca, da una parte o dall’altra, si sarebbe comportato all’opposto. Si, siamo diversi, e molto.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) August 20, 2023
In precedenza Vannacci aveva così risposto al ministro: “Al ministro non replico, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni. Ciò che mi procura disagio è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni: Giordano Bruno lo hanno bruciato perché aveva un pensiero controcorrente, meno male abbiamo superato quei momenti”.