Addio Carlo Mazzone, in esclusiva ai microfoni di ‘Notizie.com’ è intervenuto l’ex calciatore di Lazio e Bologna, Beppe Signori
Se ne è andato da gran signore. Come lo è sempre stato d’altronde. Un vero e proprio personaggio nel mondo del calcio. Uno che non aveva affatto peli sulla lingua e se c’era qualcosa che non andava per il verso giusto lo diceva in faccia. Chiaro e tondo. Anche davanti alle telecamere. Non si faceva alcun problema. Carlo Mazzone, nella giornata di ieri, si è spento per sempre. Aveva 86 anni. Lo ha fatto a poche ore dal fischio di inizio della nuova stagione sportiva. Lui che ha avuto tanto dal calcio ma, allo stesso tempo, al calcio ha dato davvero tanto. Lo sanno molto bene coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo.
Soprattutto di lavorarci insieme per anni. Suoi ex calciatori che piangono la sua morte. Per loro è sempre stato un punto di riferimento. Proprio come per Beppe Signori che lo ha avuto nel suo periodo a Bologna. Quando tutto sembrava finito per l’ex attaccante. Ed invece Mazzone ha sempre creduto nelle sue qualità. Sapeva che avrebbe potuto dare ancora molto al calcio ed al club felsineo. Ci aveva visto giusto e di questo il nativo di Alzano Lombardo gliene sarà sempre grato. In esclusiva ai nostri microfoni di ‘Notizie.com‘ ha parlato proprio lui. Ovviamente la voce rotta dall’emozione. Una dedica commovente che non può passare inosservata.
Queste sono le parole di ‘Beppe gol‘ per il suo mentore: “Oggi (ieri, ndr) ho perso un secondo padre. E’ un giorno molto triste per me. Un uomo prima di un allenatore, a cui devo la mia rinascita a Bologna nella seconda parte della mia carriera dopo la prima a Foggia e nella Lazio. Grazie a Mazzone, nel mio momento più difficile, ho ripreso a credere in me stesso, perché mi ha dato quel qualcosa in più che solo lui poteva darmi capendo fin dal primo istante le mie esigenze. È stato un amore affettuoso incondizionato.
I suoi consigli mi hanno salvato, Carlo Mazzone 30 anni fa era già 30 anni avanti nella gestione dello spogliatoio. Ricordo in particolare con grande piacere, all’inizio della nostra avventura in rossoblù, quando ci disse che non era lui che poteva entrare nelle nostre 25 teste, ma dovevamo essere noi 25 ad entrare nella sua. Porgo le mie più sentite e sincere condoglianze alla sua famiglia ed a tutti i suoi cari. Riposa in Pace Mister“.