In una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini
Lo ha precisato. Anzi, dichiarato chiaro e tondo: il fisco non potrà mai essere amico di un contribuente. Parole chiare quelle rilasciate dal numero uno dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. In merito a questo argomento ci ha tenuto a precisare (rilasciando una intervista al ‘Corriere della Sera’) il suo pensiero con queste parole: “Gli amici ce li scegliamo, non me li può dare una legge. Il fisco deve essere un equo e corretto interlocutore. Non vorrei mai avere un fisco amico, ma un fisco con cui interloquire in modo corretto“.
Poi ha continuato dicendo: “Il fisco è alla base del patto democratico di una moderna democrazia. E’ il riconoscimento da parte di ognuno di noi di mettere a disposizione una parte del proprio lavoro per la collettività“. In questo momento ci sono ben 900 leggi vigenti. Le stesse che non tutti conoscono, anche perché fa sapere che si tratta di un qualcosa di impossibile. Questione evasione fiscale: “Negli ultimi anni è sceso di 15-20 miliardi di euro. L’anno scorso abbiamo recuperato 20 miliardi di euro in un anno“. Ci ha tenuto a precisare che: “Un conto è il recupero dell’evasione fiscale, un’altra la riduzione dell’evasione fiscale“.
Agenzia Entrate, Ruffini: “
“I tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate? Siamo intorno ai 70 miliardi di euro l’anno, circa tre manovre di bilancio. Abbiamo spostato l’asticella in alto. E non mi riferisco al contrasto all’evasione. Entro il 2025 l’ente dovrà raggiungere l’incasso di 2,8 miliardi in più dalla lotta all’evasione fiscale“. Un incremento aggiuntivo rispetto ai risultati già conseguiti. Tanto da precisare che: “Il livello di evasione fiscale, ovvero relativa a Irpef, Iva, Irap, Ires, si aggirava sugli 85 miliardi. Quest’anno assicureremo 1,3 miliardi in più rispetto a quanto previsto dalla scorsa convenzione”.
In conclusione aggiunge: “Il nuovo obiettivo è quello di alzare l’asticella del 15%. Previsioni? E’ presto. A maggio abbiamo completato le attività richieste dal Garante per la privacy. Le prime estrapolazioni basate su dati pseudonimizzati riguarderanno il 2017 e consentiranno di individuare i soggetti che avevano grandi movimentazioni sui propri conti correnti ma non hanno presentato la dichiarazione dei redditi“.