Il doppio ex della partita di ieri ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Il Lecce ha giocato con coraggio, non bisogna togliere i meriti alla squadra di D’Aversa. Ma l’approccio biancoceleste, dopo 2 anni di Sarri, doveva essere diverso”
Un ko inaspettato, soprattutto a 5 minuti dalla fine. La Lazio aveva i 3 punti in tasca, sono stati strappati via da 2 gol nel giro di 2 minuti. Prima Almqvist, poi Di Francesco per stravolgere il copione e il finale. Un crollo fisico e di nervi, quello della squadra di Sarri, che in Serie A non ha mai vinto al Via del Mare. Neanche ieri quando sembrava ormai fatta. “Il Lecce ha avuto coraggio, però sono convinto che i valori della Lazio verranno fuori”: Sebastiano Siviglia, doppio ex della sfida di ieri, ha parlato in esclusiva a Notizie.com il giorno dopo l’esordio in campionato.
Sebastiano Siviglia, un crollo del genere della Lazio non era preventivatile.
“Sicuramente mi aspettavo una Lazio diversa, più padrona del campo e più avanti rispetto a quello che si è visto. Il Lecce ha fatto una grande prestazione in casa davanti ai proprio tifosi, c’è un bell’entusiasmo nell’ambiente”.
Eppure la Lazio è praticamente la stessa dell’anno scorso…
“Non ha cambiato tantissimo rispetto al passato, dopo i 2 anni di Sarri ci si aspettava qualcosa di più a livello di approccio. Comunque non bisogna togliere i meriti del Lecce, che ha avuto coraggio e giocato a viso aperto contro la seconda in classifica dello scorso campionato. La partita andava impattata con maggiore convinzione, in questo periodo però può incidere molto il tipo di attività che si fa nel precampionato”.
Nel secondo tempo c’è stato più un calo fisico o psicologico?
“Di certo i gol non sono figli della casualità. Il Lecce ha spinto tanto, tirato tante volte verso la porta di Provedel. La Lazio, al contrario, ha avuto soltanto due occasioni: quella di Felipe Anderson e la parata miracolosa di Falcone su Immobile. Il Lecce ha avuto un baricentro bello alto, soprattutto nei 20 minuti finali ho avuto la sensazione che fosse padrone del campo. I gol erano nell’aria. Non abbiamo visto la Lazio che conosciamo, spero che quest’inizio non tramortisca la squadra. Tranne qualche interprete, negli undici è rimasta la stessa. L’impatto doveva essere diverso. Però non si diventa brocchi all’improvviso, i calciatori devono ritrovarsi, penso che possano ripetersi su certi livelli”.
Dove può arrivare la Lazio in questa stagione?
“L’anno scorso ha alzato l’asticella, il campionato è stato straordinario. Il Napoli ha dominato, la Juve ha avuto la penalizzazione, ma Sarri ha meritato il secondo posto. Mi auguro possa ripetersi. Ma bisogna essere cinici, sapere interpretare le partite come quelle di Lecce. In Italia non esistono gare semplici”.