Alessandro Cattaneo, esponente di FI, in un’intervista su ‘Libero’ parla della riforma della Giustizia: “Le idee sono le nostre, ma c’è chi rema contro”.
Terminato un breve periodo di pausa estiva, Alessandro Cattaneo, esponente di FI, ritorna a parlare e lo fa ai microfoni di Libero. Diversi i temi affrontati tra cui quello della giustizia. Il forzista condivide la riforma decisa dal ministro Nordio, ma conferma che non tutti nel governo sono d’accordo.
“Le sue idee sono identiche a quelle di Forza Italia – sottolinea Cattaneo – e coraggio di Nordio serviva al nostro Paese. Ora, però, ci aspettiamo i fatti. Ancora una volta all’interno del governo sono presenti spinte conservatrici, ma noi siamo pronti a spingere per cercare di arrivare alla fumata bianca. Le riforme in senso garantista non possono più essere rimandate”.
Cattaneo su extraprofitti e le altre riforme
In questa intervista Cattaneo parla anche di un altro tema molto delicato come quello degli extraprofitti: “Noi non abbiamo intenzione di rinunciare a certi valori. Il provvedimento deciso senza condivisione non va bene e rischia di incrinare un po’ l’affidabilità di questo governo. Abbiamo sentito le motivazioni del premier ed ora lavoreremo per migliorare il decreto in Parlamento“.
“Grandi riforme ferme? Non sono d’accordo – dice ancora il forzista – abbiamo approvato la delega per la riforma del fisco e altre le finalizzeremo alla ripresa dei lavori. Sull’autonomia, per esempio, siamo al lavoro per definire come attuarla e non se. Noi come Forza Italia rappresentiamo la cerniera tra diverse sensibilità e sono certo che la metteremo in pratica il prima possibile“.
Il caso Vannacci e il futuro di Forza Italia
Un pensiero da parte di Cattaneo anche sul caso Vannacci e sulla decisione da parte del ministro Crosetto di rimuoverlo dall’incarico: “Scelta assolutamente condivisibile. Le teorie del generale sono deliranti e non possono assolutamente essere accolte da parte dello Stato Italiano rispetto a chi ricopre una funzione molto delicata“.
In chiusura per il forzista un passaggio sul futuro del partito: “Fino a questo momento siamo stati una sorta di monarchia/anarchia dove Berlusconi ascoltava tutti e poi decideva. Ora dobbiamo cambiare e fare in modo che tuti siano coinvolti nelle scelte e quindi costruire una vera democrazia interna. E sono certo che Tajani è l’uomo giusto per guidarci in questo momento non semplice“.