Attimi di grande paura per Miguel Bosè: il cantante ha vissuto una disavventura insieme al figlio
Una notizia che, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto immediatamente il giro del Paese. La stessa che ha visto come protagonista uno dei cantanti più apprezzati e conosciuti al mondo. Da come avete ben potuto intuire dalla foto stiamo parlando di Miguel Bosè. Purtroppo le ultime notizie che lo riguardano non sono affatto delle migliori visto che, il 67enne nativo panamense, è stato vittima di una violenta rapina. Il tutto si è verificato nella sua abitazione presente in Città del Messico.
Secondo quanto riportato da alcuni media e quotidiani locali pare che un gruppo armato (composto da otto persone) si sia intrufolato nella sua casa. Proprio quando il cantautore si trovava all’interno della stessa insieme al figlio Tadeo. I due hanno vissuto momenti di panico che non potranno mai dimenticare. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il noto conduttore televisivo messicano, Gustavo Adolfo Infante. Quest’ultimo ha fatto sapere che l’attore ed ex ballerino si trovava a casa sua visto che si stava riprendendo da un virus influenzale che lo aveva colpito.
Miguel Bosè, paura per il cantante: rapinato (con tanto di pistola in testa) da ladri
Poco prima dell’episodio violento l’artista si trovava seduto su una sedia a bere del tè con il figlio, fino a quando non è apparso all’improvviso un uomo con il volto coperto. Lo stesso che impugnava una pistola e che ha puntato alla tempia del cantante. Successivamente, dopo aver risposto ad alcune domande (di dove si trovassero i gioielli, soldi ed altri oggetti di valore), Bosè è stato chiuso all’interno di una stanza insieme alle colf.
Il bottino dei rapinatori è stato importante. A quanto pare avrebbero sottratto gioielli, denaro ed altri averi. Resta ancora da capire il valore complessivo della merce rubata. Allo stesso tempo, però, il commando armato non avrebbe preso i quadri di valore che l’artista ha in casa. Poco dopo, sul posto, sono arrivati gli agenti di polizia che hanno avviato le prime indagini. Successivamente sono partiti gli interrogatori nei confronti della vittima, del figlio ed anche delle colf che in quel momento si trovavano all’interno dell’abitazione.