In merito alla vicenda dello stupro di gruppo di Palermo, il leader della Lega Matteo Salvini ha lanciato la sua proposta sui social network: “Tolleranza zero”
Lo stupro di gruppo, verificatori a Palermo la notte tra il 6 ed il 7 luglio, ha lasciato inevitabilmente sconvolto il nostro Paese. C’è tanta, tantissima rabbia nei confronti di sette ragazzi (tra questi un minorenne all’epoca dei fatti) che hanno violentato e picchiato senza pietà, una ragazza di 19 anni. Il tutto in un cantiera abbandonato. Dopo che avevano finito di umiliarla e violentarla l’hanno abbandonata a terra, tra le lacrime, e come se nulla fosse successo se ne sono andati in una rosticceria a cenare. Qualcosa sta iniziando a muoversi già dalle premier ore del mattino.
Nel capoluogo siciliano sono iniziati i primi interrogatori di tre ragazzi. Tra questi anche il minorenne che ha confessato di essere presente e di aver violentato la giovane quella sera. Nel frattempo, però, anche il mondo della politica è pronto ad intervenire. Tanto è vero che il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha lanciato la sua proposta. Lo ha fatto direttamente sul suo canale ufficiale di Facebook. A dire il vero si tratta di una idea che aveva presentato in più di una occasione anni fa, ma che non è mai stata accolta appieno.
Come riportato in precedenza non si tratta affatto della prima volta che Matteo Salvini la propone, ma mai come in questo caso è più convinto che mai: il numero uno della Lega propone, nuovamente, la castrazione chimica per gli stupratori e pedofili. Poco importa se siano italiani o stranieri. Oltre alla apertura delle porte del carcere deve esserci anche la castrazione chimica. Lo conferma, lo ribadisce e non indietreggia di un passo il vicepremier che, direttamente dai suoi account ufficiali social, mostra la linea dura in merito a questi argomenti orribili.
Soprattutto dopo quanto accaduto alla povera 19enne palermitana. Chi commette violenza sessuale, per il politico, deve essere assolutamente punito e non passarla liscia. Tanto è vero che la “Lega Sicilia“, in accordo con lo stesso Salvini, ha dichiarato di aver fatto partire una raccolta firme per poter introdurre questa possibilità. Come riportato in precedenza non è la prima volta: lo aveva chiesto lo scorso novembre dopo che un 26enne di Modena era stato arrestato per aver violentato la figlia della sua convivente (di 6 anni). Anche nel 2019 aveva proposto questa legge, ma subito bloccata dal Movimento 5 Stelle che si oppose.