Caso Vannacci, in merito a questa vicenda sono arrivate anche le parole di Tommaso Foti. L’attuale presidente dei deputati di Fratelli d’Italia ne ha parlato in una intervista al quotidiano “La Stampa”
Oramai non si sta parlando d’altro. Tanto è vero che se ne è accorto anche lo stesso Tommaso Foti. Ovviamente il riferimento è più che chiaro: il libro scritto e pubblicato dal generale (anzi ex) Roberto Vannacci. In particolar modo le sue affermazioni, contro i gay e non solo, razziste ed omofobe. Le stesse che hanno scatenato non poche polemiche. Tanto è vero che c’è chi lo attacca e chi, invece, si schiera dalla sua parte. Nella lista delle persone che si trovano con lui figura anche il nome del vicepremier, Matteo Salvini. Non si parla d’altro se non di questo testo oramai (tra l’altro il più venduto su Amazon la scorsa settimana).
Queste sono alcune delle parole rilasciate da Foti al quotidiano “La Stampa“: “Vorrei affrontare i problemi degli italiani. Invece è spuntato questo libro scritto dal generale Vannacci”. Una vicenda che, a dire il vero, lo ha stupito ed anche molto. Tanto da ammetterlo visto che: “Quella di Vannacci è una figura di grande spessore nel mondo militare. Se fossi stato in lui, però, non l’avrei scritto. Chi rappresenta lo Stato deve sentire il peso della responsabilità che porta. Nessuno gli può imporre di non pensare quelle cose, ma avrebbe dovuto usare più prudenza”.
Sulle affermazioni che riguardano gli omosessuali di Vannacci, il politico ci tiene a precisare: “Gli credo quando dice di non aver avuto mai nulla contro gli omosessuali”. Come riportato in precedenza, però, hanno fatto molto rumore anche le parole rilasciate dal leader della Lega, Matteo Salvini. Quest’ultimo, infatti, ha sostenuto che una persona deve essere giudicata per il lavoro che svolge ed allo stesso tempo può scrivere quello che vuole.
Una opinione, un pensiero che, però, non trova d’accordo lo stesso Foti: “Non compete alla politica decidere al posto dello Stato Maggiore. Salvini cita un articolo del codice militare in cui c’è scritto che ognuno può esprimere le opinioni che ritiene opportune. È l’esercito, non la terza Camera. Non si possono incassare voti con questi argomenti. Le speculazioni sui fatti del giorno non pagano mai“.